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Non solo auto a Termini Imerese

Al posto dello stabilimento Fiat: serre florovivaistiche fotovoltaiche, una Hollywood siciliana, un'azienda di protesi ortopediche...

15 febbraio 2011

E' stato siglato l'accordo di programma per la riconversione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che cesserà la produzione a fine anno. Lo ha fatto sapere il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani. L'accordo è stato siglato ieri dalla Fiat, dalla Regione Sicilia, dalla Provincia, dal Comune e dall'Asi (l'area di sviluppo industriale proprietaria dei terreni). E' arrivato, quindi, l'ok ai sette progetti industriali inseriti nella short-list dall'advisor Invitalia. Sono previsti investimenti pubblici per 450 milioni: 100 milioni dal ministero e 350 milioni dalla Regione Sicilia. Complessivamente l'investimento, considerando l'apporto dei privati, è pari a oltre un miliardo.

Domani, mercoledì 16, ha fatto inoltre sapere Romani, ci sarà la firma ufficiale dell'accordo di programma alla presenza anche delle varie istituzioni locali presso la sede del ministero (e non più a Termini, come inizialmente previsto, per subentrati impegni). Romani ha sottolineato che i sette progetti che hanno ottenuto l'ok, di cui due relativi al settore automotive sono "tutti compatibili tra loro in termini di insediamento industriale". Quanto alla ottava manifestazione di interesse presentata fuori tempo massimo dalla Dr (LEGGI) "al momento è in stand-by", perché "ritenevamo corretto, in questo momento, che le sette aziende che da tempo erano inserite nella short-list fossero premiate. Nulla toglie - ha però aggiunto - che un domani Di Risio, continuando a manifestare interesse, laddove qualcuna delle iniziative non dovesse avere il percorso da noi immaginato, si possa reinserire. Al momento non è previsto".
Il ministro Romani ha poi parlato delle oppurtunità occupazionali. "Da una situazione di crisi ne abbiamo ricavato una straordinaria case history italiana di ristrutturazione aziendale, industriale, che da anche alla Sicilia la possibilità di raddoppiare l’occupazione. Quello che sta avvenendo è un caso unico, una straordinaria occasione". "A fronte dei circa 1.500 dipendenti attuali si arriverà, una volta che le sette aziende si sono stabilite, a 3.300 dipendenti", ha sottolineato il ministro.

Cisl, Uil e Ugl si dicono soddisfatti della sigla dell’accordo di programma per la riconversione dell’area di Termini Imerese, mentre la Cgil si riserva sul giudizio. "Riserviamo un giudizio fino a quando non ci sarà un piano che chiarisca l’assorbimento della manodopera e la creazione di nuovi posti di lavoro. Ora inizia la fase vera in cui le imprese devono presentare i piani con il coinvolgimento anche del territorio", ha affermato il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico.
"Abbiamo creato le condizioni di certezza per Termini Imerese, perché possa aspirare a diventare un polo industriale", ha commentato il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, aggiungendo che "poi approfondiremo nel merito", i singoli piani con le categorie. "Quello che abbiamo chiesto – ha aggiunto - è anche di accompagnare tutti i lavoratori dalla cessazione della produzione Fiat all’insediamento di nuovi impianti con gli ammortizzatori sociali ed un percorso di riqualificazione dei lavoratori. Su questo c’è stata ampia disponibilità dal ministro del Lavoro". "Quello di oggi è un primo passo, domani ci sarà un passo ulteriore ed importante", ha sottolineato il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, evidenziando che ora "occorre passare dall’accordo di programma ai piani specifici e ad agevolare gli investimenti previsti. Occorre entrare nel merito, ma il piano prevede un aumento dell’occupazione". Anche per il segretario generale della Ugl, Giovanni Centrella "con l’accordo di programma sono state gettate le basi per salvaguardare la fabbrica di Termini Imerese, ma vogliamo conoscere dalle sette aziende interessate i loro piani".
Per il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, "l'accordo per Termini Imerese rappresenta il punto di avvio per una strategia di rilancio industriale, che vede la regione recitare un ruolo da protagonista". "Di sicuro – ha aggiunto Lombardo – ogni passo di questo accordo verrà compiuto coinvolgendo i sindacati territoriali, per determinare delle scelte condivise"
"Il governo prenda in considerazione tutti i progetti utili, anche quelli che sono arrivati fuori tempo, affinchè a Termini Imerese possa nascere un polo automobilistico moderno, innovativo e venga rilanciata l’intera area industriale. Non si dia nulla per scontato e, insieme alle organizzazioni sindacali, si definisca un accordo di programma che impegni tutte le parti con responsabilità precise. Bisogna scongiurare qualsiasi tentazione speculativa. La soluzione della vertenza deve tradursi in un piano industriale di lungo periodo capace di competere con i mercati nazionali e internazionali". Questa la dichiarazione del senatore del Pd Giuseppe Lumia.

I SETTE PROGETTI
Sette progetti per cambiare volto all'area industriale di Termini Imerese, dove a fine anno lo stabilimento Fiat cesserà la produzione. L'advisor Invitalia ha chiuso la selezione delle manifestazioni di interesse per la riconversione dell'area con una lista di sette iniziative che potranno convivere una accanto all'altra: non più solo auto, ma anche cinema e tv, fiori e energia solare. Con una ottava offerta che punta invece a occupare l'intera area, senza lasciare spazio ad altre iniziative, ma che advisor e ministero considerano in stand by perché arrivata a tempo scaduto.
AUTO: DE TOMASO E LA 'SUNNY CAR'. CON DR 'IN PANCHINA'. In continuità con la vocazione automobilistica dell'area si apprestano a sbarcare a Termini Imerese la De Tomaso di Gian Mario Rossignolo (per produrre auto di lusso) e il finanziere siciliano Simone Cimino insieme all'alleato indiano Reva con il progetto Sunny Car: produzione di auto elettriche e una rete solare per rifornirle di energia. L'ottava offerta, rimasta fino ad ora fuori dalla lista finale dell'advisor Invitalia, è quella del costruttore molisano di auto Dr Motor Company, di Macchia d'Isernia, che punta all'intero sito per "mantenere lo stesso assetto della Fiat: lastratura, verniciatura e assemblaggio" per produrre 60 mila auto l'anno in quattro modelli. Proposta "arrivata tardi" e ora "in panchina", ha spiegato il ministro Romani.
SERRE PER FIORI FOTOVOLTAICHE E UNA HOLLYWOOD SICILIANA. Non più solo auto. Alla Termini Imerese del futuro guardano aziende impegnate dagli studios per cinema-tv ai fiori.
Ciccolella è uno dei gruppi leader in Europa nei settori della produzione e della commercializzazione di fiori recisi e piante da vaso, prima azienda florovivaistica quotata in borsa in Europa. Affianca alle serre progetti innovativi nell'energia. A Termini dovrebbe portare serre fotovoltaiche.
Il progetto Med-Studios pensa a una Hollywood siciliana: teatri di posa per cinema e fiction tv per la Einstein Multimedia. Le altre manifestazioni di interesse selezionate sono delle Lima (protesi mediche ortopediche) New Coop (logistica e grande distribuzione) Biogen Termini (produzione energia da biomasse).

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

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15 febbraio 2011
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