Non solo fado
Al Massimo di Palermo i Madredeus, tristeza e saudade dal Portogallo
Il nome del gruppo deriva dalla chiesa sconsacrata in cui furono registrati i loro primi passi musicali (oggi è diventata un teatro).
La loro musica è piena della tristeza e della saudade tipica della cultura portoghese - quadretti semplici, naturali ed incantati, raffiguranti piccole scene di vita quotidiana della loro terra - ma loro, sull'onda del crescente successo, hanno preso a girare il mondo, e così la loro melodia si è arricchita delle culture musicali dei paesi che hanno incontrato.
Oggi i Madredeus sono frutto di anni di viaggio in Spagna, in Francia, in Italia, in Israele e nell'America del Sud.
Wim Wenders ha scelto la loro musica per il suo film "Lisbon story", del '94, dedicato alla città di Lisbona (vi appare anche il gruppo in carne ed ossa).
Questa sera la formazione di Teresa Salgueiro - voce, Pedro Ayres Magalhães - chitarra classica, José Peixoto - chitarra classica, Carlos Maria Trindade - sintetizzatori, Fernando Júdice - chitarra basso acustica, suoneranno al teatro Massimo di Palermo, secondo appuntamento del cartellone di concerti.
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