Nonostante il marasma politico di queste settimane, Di Pietro continua a chiedere i soldi del Ponte
Nonostante la gran confusione che in queste ultime settimane circola dentro e attorno la politica, per via delle primaverili elezioni nazionali e siciliane, Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture del “Fu governo Prodi”, continua la sua incessante denuncia sul mancato trasferimento dei fondi ex Fintecna, poi destinati a nuove opere tra Sicilia e Calabria. Insomma il minsitro Di Pietro continua a chiedere: Dove sono andati a finire i soldi del Ponte?
"Trovo assurdo e incomprensibile - ha detto Di Pietro nelle scorse settimane - il silenzio che da molti mesi viene opposto ad ogni mia richiesta di trasferire i fondi ex Fintecna, originariamente destinati al ponte sullo Stretto di Messina, alle opere individuate dal Governo con l'accordo delle Regioni Sicilia e Calabria. Per questo motivo ho scritto ancora una volta al Presidente Prodi e a tutti i ministri, sollecitando l'adozione di tutte le misure occorrenti per garantire la effettiva destinazione di quelle risorse".
Il ministro Di Pietro ha spiegato anche di aver "voluto coinvolgere l'intero esecutivo perchè fu una sua decisione collegiale, nell'ottobre 2006, a determinare che quei fondi, pari a circa 1,4 miliardi di euro, fossero utilizzati per la realizzazione di infrastrutture di più alta priorità, opere poi definite in un accordo con gli enti locali".
Di Pietro ha infine ricordato che "ad oltre venti mesi di distanza continuiamo a rimanere inerti: con la conseguenza che, dopo mesi di laceranti confronti all'interno di questa maggioranza sulla sorte del Ponte, stiamo dimostrando di non essere stati in grado neppure di utilizzare per altre finalità, pienamente condivise, le risorse finanziarie già previste. Con il che - ha concluso infine - consegneremo al governo che ci succederà integre e disponibili quelle stesse, consistenti, risorse, dimostrandoci incapaci di dare attuazione a disposizioni di legge vigenti".