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Nove indagati per la morte della neonata a Catania

Mentre la Procura cerca i responsabili da Roma si ipotizza il commissariamento dell'assessorato regionale alla Salute

16 febbraio 2015

Sono nove gli indagati dalla Procura di Catania nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della piccola Nicole, deceduta su un'ambulanza verso Ragusa per mancanza di posti letto negli ospedali della città. Secondo quanto si apprende, tra loro ci sarebbero medici della clinica Gibiino e personale Utin. Il reato ipotizzato è omicidio colposo.
Destinatari dell'informazione di garanzia sono 5 medici che hanno operato tra la clinica e il trasferimento in ambulanza della piccola, 2 persone del 118 e altre 2 di altrettante unità di terapia intensiva neonatale.
"Stiamo verificando - ha ribadito il procuratore Giovanni Salvi - le responsabilità penali. È una vicenda dolorosa e occorrerà tempo".

Le indagini "sono divise in due ambiti - ha detto ancora il procuratore di Catania - da un lato l'individuazione delle dirette responsabilità nella morte della piccola Nicole; tra queste responsabilità vi sono anche le ipotesi omissive relative a comportamenti che possano aver contribuito all'evento per l'individuazione dell'unità di rianimazione, in relazione alle informazioni ricevute circa le condizioni critiche in cui versava la bambina. Dall'altro lato si procede separatamente alla valutazione di responsabilità per omissione con riferimento alla messa a disposizione delle unità di rianimazione neonatale, alle segnalazioni di insufficienza di quelle funzionanti, alla previsione di meccanismi atti a far fronte a emergenze nella situazione data".
Il procuratore ha spiegato che "le caratteristiche dell'ambulanza" che ha curato il trasporto di Nicole da Catania all'Utin dell'ospedale di Ragusa "sono risultate idonee al trasporto in rianimazione neonatale", e "il mezzo è stato presidiato da medici rianimatori".

Nella sede dei carabinieri del Nas di Catania, intanto, questa mattina è avvenuto l'incontro con gli ispettori inviati dal ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, per accertamenti sulla piccola. Oltre a 3 ispettori del ministero, erano presenti anche il direttore della programmazione, Renato Botti e quello dell'Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali Francesco Bevere. Presente anche l'assessore regionale alla salute Lucia Borsellino.

Oggi pomeriggio, infine, sarà conferito incarico di consulenza tecnica medico legale sulla salma che sarà composto da "un medico legale, da un ginecologo e da uno specialista di neonatologia e rianimazione". "Stiamo esaminando tutti gli step del percorso nascita, come voluto dall'assessore alla Salute, in modo estremamente rigoroso e puntuale. Nulla deve essere trascurato, nessun particolare da quando la signora é entrata in gravidanza fino al momento del parto deve essere escluso" ha spiegato il responsabile del 118 in Sicilia Bernardo Alagna. "Siccome un parziale coinvolgimento del 118 c'è stato - ha aggiunto Alagna - sarà attentamente vagliato e analizzato. Spesso le case di cura e gli ospedali ci chiamano per sapere qual é la terapia intensiva neonatale che ha disponibilità a ricevere e ad accogliere ed eventualmente ci chiamano anche per il trasferimento. In questo caso non é stato adoperato un mezzo del 118, ma siamo stati chiamati per conoscere la disponibilità negli ospedali di Catania".
"In Sicilia - ha concluso il responsabile del 118 - abbiamo sei elicotteri. Quattro sono operativi h24 e due, Catania e Pantelleria, sono operativi solo per 12 ore durante il giorno. Il sistema è comunque coperto dagli altri elicotteri: quando Catania non funziona, anche di notte eventualmente si può atterrare perchè abbiamo fatto una estensione sull'elibase etnea che può ricevere comunque gli aeromobili. Anche dopo il tramonto gli elicotteri possono comunque atterrare".

L’IPOTESI COMMISSARIAMENTO - "Attendo il documento finale degli ispettori per assumere le decisioni e iniziative che competono al ministero e valutare se i livelli essenziali di assistenza siano correttamente erogati dalla Regione o se ricorrano elementi per un nuovo commissariamento". E’ quanto affermato dal ministro Beatrice Lorenzin, dopo il caso della neonata morta a Catania. L'ipotesi di commissariamento, ha spiegato il ministro della Salute in una nota, sarebbe relativa agli "aspetti di organizzazione e l'appropriatezza per garantire la sicurezza dei pazienti".

In seguito alle critiche del ministro Lorenzin, l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, avrebbe deciso di dimettersi. "Le parole del ministro Lorenzin - ha detto l’assessore Borsellino - sono state particolarmente dure e io ritengo che non ci siano più gli elementi minimi perché possa proseguire il mio mandato, ecco perché annuncio le mie dimissioni. Ho già comunicato questa mia posizione al presidente della Regione, Crocetta. Nei prossimi giorni rassegnerò le mie dimissioni. Contribuirò anche da dipendente dell’assessorato della Sanità all’accertamento della verità sul caso della piccola Nicole. Non voglio aggiungere altro".

Sulle dimissioni dell'assessore Borsellino è intervenuto il presidente della Regione, Rosario Crocetta. "Sono convinto che in Lucia prevarrà la voglia di proseguire la battaglia. È molto amareggiata per gli attacchi strumentali che ha subito. La capisco, e mi chiedo se questi attacchi non servano a coprire le responsabilità della clinica".
Attraverso l’ANSA, il governatore ha poi lanciato un appello direttamante all’assessore: "Cara Lucia non mollare, in queste ore sto ricevendo decine di sollecitazioni affinché tu possa continuare il grande lavoro che hai fatto e fai per la sanità in Sicilia".
L'assessore Lucia Borsellino, così come richiesto dal presidente dell'Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, riferirà a Sala d'Ercole mercoledì, alle ore 16, sul caso della neonata di Catania, morta in ambulanza durante il trasferimento in ospedale a Ragusa.

- No, queste cose non dovrebbero accadere (Guidasicilia.it, 13/02/15)

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16 febbraio 2015
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