Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Nucleare? Decisamente no

La Regione Siciliana tira dritto sul ''no'' al nucleare e chiede il risarcimento per i danni subiti dall'industria petrolchimica

28 gennaio 2010

La Sicilia dice no al nucleare. L'assessore regionale all'energia, Pier Carmelo Russo, ha portato le ragioni dell'opposizione all'insediamento di nuovi siti di produzione o di stoccaggio alla conferenza Stato-Regioni che si è riunita lunedì scorso a Roma. Durante la conferenza sono state discusse le ipotesi del governo nazionale sulla individuazione delle aree in cui sorgeranno le nuove centrali o nelle quali saranno depositati materiali e scarti della produzione nucleare.

"La Sicilia
- ha detto Pier Carmelo Russo, neo assessore del Lombardo-ter - già sopporta insediamenti ad alto impatto ambientale e sociale in alcuni poli come Priolo, Gela e Milazzo. Sono clinicamente accertati non solo i rischi ma addirittura i danni alla salute pubblica. Prima di parlare di insediamenti nucleare di produzione o di stoccaggio bisogna pensare quindi a un alleggerimento del territorio, a misure idonee a liberare la Sicilia dai siti a forte impatto ambientale e a un adeguato risarcimento per i danni prodotti". Si tratta di impianti, ha aggiunto l'assessore, che, secondo gli studi dell’Ebm (Evidence Based Medicine), "hanno già comportato gravi effetti sui livelli di salubrità collettiva e sulle condizioni individuali, dei quali allo stato non è data la possibilità di prevedere l’ulteriore durata". "Non è anzi escluso - ha aggiunto l’assessore – che fenomeni patogeni particolarmente gravi possano acquisire carattere di permanenza, ove incidano a livello genetico. La Sicilia e i siciliani hanno sopportato e sopportano in sostanza, nell’interesse nazionale, un peso che non può rimanere estraneo al dibattito sull’energia nucleare".
La relazione dell’assessore ha sottolineato poi la necessità di valutare le condizioni del territorio e di prendere una decisione rispondendo prima alla domanda: la Sicilia ha margini di tollerabilità residua che consentano l’insediamento di impianti nucleari? Per Russo la risposta è no. "Si creerebbe infatti una condizione di sovrapposizione nel territorio simile a quella dell’equipaggio troppo numeroso che esporrebbe la Sicilia a una intollerabile condizione di rischio aggiuntivo e di occupazione territoriale sostanzialmente non governabili". Andrebbero invece verificate le condizioni di un alleggerimento degli insediamenti già esistenti. E in più si dovrebbe pensare a definire "il risarcimento dovuto ai siciliani per la maggiore spesa sanitaria sopportata, per il disagio territoriale e per i danni ambientali subiti". Da lì in poi, è la linea conclusiva della Regione, si potrà cominciare a discutere di tutte le altre forme di energia.
Quanto al risarcimento non è difficile individuare la fonte del prelievo. Se la causa è stata la produzione petrolifera è dalle accise che dovrebbero pervenire le somme da versare alle casse regionali "a titolo risarcitorio e per un lasso di tempo sufficientemente congruo".

La Regione Siciliana, insomma, intende dare seguito al voto unanime dell'Assemblea regionale che impegna il governo a opporsi a ogni ipotesi di insediamento di impianti nucleari.

[Informazioni tratte da ANSA]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

28 gennaio 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia