Nuova bocciatura per il metodo Stamina
Decisione unanime degli esperti: metodo non sperimentabile per mancanza di presupposti scientifici
Metodo non sperimentabile per mancanza di presupposti scientifici. E' questa l'indiscrezione circolata nella tarda serata di ieri riguardo al verdetto del secondo Comitato di esperti nominato dal Ministero della Salute per valutare un'eventuale sperimentazione sulle infusioni Stamina.
La bocciatura è contenuta in un ampio documento in lingua inglese, già sul tavolo del ministro Beatrice Lorenzin, pur senza le firme originali degli specialisti stranieri che hanno partecipato in videoconferenza all'ultima riunione della commissione ieri a Roma.
A quanto si apprende il testo, suddiviso in capitoli che analizzano il metodo Stamina in tutti i vari aspetti, sarà visionato dal ministro solo questa mattina.
Fra i componenti del comitato le bocche restano anche oggi cucite, ma è certo che - come dichiarato ieri dallo stesso presidente del panel di 'saggi', Michele Baccarani - il verdetto raggiunto è unanime. E secondo quanto si lascia scappare uno dei componenti della commissione, l'indiscrezione trapelata sarebbe "la cosa più gentile" riportata nel documento nei confronti del metodo proposto da Davide Vannoni. Che anche questa volta ricorrerà al Tar.
Si tratta del secondo parere negativo di un comitato scientifico, dopo il primo pronunciamento - sospeso l'anno scorso dal Tar insieme ai componenti del comitato, alcuni dei quali giudicati non imparziali - sul metodo di utilizzo delle cellule staminali, ideato da Vannoni, per la cura di varie patologie, tra cui malattie neurovegetative.