Nuova Delhi blindata per il passaggio della fiaccola
Passata indenne dal Pakistan la torcia olimpica dovrà adesso passare dall'India
Dopo un passaggio indenne dal Pakistan, esattamente da Islamabad, la fiaccola olimpica è arrivata nella notte a Nuova Delhi tra imponenti misure di sicurezza.
Già al suo arrivo ci sono stati i primi incidenti, dal momento che l'India ospita il Dalai Lama, il governo tibetano in esilio, e oltre 100 mila tibetani della diaspora. La torcia è stata trasferita in una base delle Forze armate dove rimarrà fino al passaggio per le vie della città, lungo un percorso ridotto a un terzo del previsto.
Il governo tibetano in esilio in India ha esortato a manifestazioni "non-violente" per evitare imbarazzi al governo indiano. "Abbiamo detto ai dimostranti che queste proteste devono essere pacifiche. Devono restare non-violente", ha detto Thubten Samphel, portavoce del governo in esilio del Dalai Lama. "E' molto importante non creare imbarazzi all'ospite e questo significa chiedere ai tibetani di far sì che la protesta sia pacifica. Possono esprimere i loro sentimenti, ma non creare inconvenienti al governo indiano".
Ieri Delhi ha detto a Pechino che il governo indiano non vieterà nessuna manifestazione di protesta tibetana, richiesta esplicitamente fatta dalla Cina all'India, e che invece è stata accolta dal governo del West Bengala. Lo stato con capitale Calcutta, da oltre 25 anni governato dal partito comunista molto vicino a posizioni cinesi, ha vietato qualsiasi manifestazione di protesta contro Pechino, ma nonostante ciò in questi giorni una media di 500 manifestanti al giorno sono scesi per strada in favore della causa tibetana.
Imponente il dispositivo di sicurezza predisposto per la staffetta dei tedofori, che dovrebbero essere 70, che per prudenza è stata ridotta dagli originari 9 chilometri. Il percorso, lungo il quale si trovano già migliaia di agenti, si snoda nel centro della capitale indiana. Per il timore di manifestazioni e di gesti eclatanti come sacrifici umani davanti alle televisioni del mondo intero, la polizia ha già effettuato all'alba di oggi numerose perquisizioni e fermato diverse persone.
La staffetta si svolgerà nel pomeriggio su un percorso ridotto di due chilometri e mezzo lungo il rettilineo di Rajpath fino al monumentale arco di India Gate. Secondo quanto riferito dalle autorità, il livello della sicurezza sarà simile a quello della parata militare che si svolge in occasione della Giornata della Repubblica del 26 gennaio. Saranno schierate 15 mila forze dell'ordine. Per ragioni di sicurezza la "linea gialla" della metropolitana sarà sospesa per quattro ore. Il sindaco di Nuova Delhi, Sheila Dikshit, ha deciso di non permettere alle scolaresche di assistere all'evento.
Nonostante tutto stamani oltre un migliaio di tibetani hanno manifestato a Delhi. Il governo indiano ha circondato l'area dove sorge l'ambasciata cinese con barriere, filo spinato e cavalli di frisia, dopo che tre settimane fa alcuni manifestanti erano riusciti ad entrare nel compound dell'ambasciata e ammainare la bandiera rossa. Il governo di Delhi concede la possibilità ai tibetani di manifestare, ma sono nella zona dell'osservatorio astronomico, lontano dall'ambasciata cinese.
I manifestanti e attivisti tibetani hanno annunciato che, in contemporanea con il passaggio della torcia olimpica di oggi, organizzeranno un'analoga maratona. Hanno dato la loro adesione anche la scrittrice e pacifista Arundhaty Roi e alcuni leader del partito indù-nazionalista del Bjp, tra cui l'ex ministro degli esteri Jashwant Sinha e l'ex ministro della difesa George Fernandes. Inoltre, dopo il calciatore buddista Bhaichung Buthia (leggi) e l'ex superpoliziotta Kiran Bedi, anche la star del cricket Sachin Tendulkar ha comunicato al Comitato Olimpico Indiano la sua assenza nella squadra dei tedofori. Tendulkar è uno dei campioni più popolari in India e la sua assenza farà sicuramente discutere.