Nuove norme per gli 007 Italiani. Riforma all'unanimità per i Servizi segreti nazionali: ora sono al passo coi tempi
E' stata approvata all'unanimità, e in via definitiva, la riforma dei Servizi segreti italiani. Ieri la Commissione Affari costituzionali del Senato, riunita in sede legislativa, ha approvato il testo della legge tornato a Palazzo Madama dopo che lunedì scorso la Camera aveva apportato una modifica sul numero dei membri del Copaco, (il Comitato parlamentare di Controllo) saliti da otto a dieci, modifica che ha portato al ''sì'' anche Alleanza Nazionale, e alla conseguente unanimità.
Tra le nuove regole per gli 007 nostrani, spiccano il rafforzamento del Copaco, che può togliere il segreto di Stato, se tutti i suoi membri sono d'accordo; spariscono poi Sismi (Servizi per le Informazioni e la Sicurezza Militare), Sisde (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica) e Cesis (strumento esecutivo attraverso il quale il Presidente del Consiglio garantisce l'unità di direzione politica dei Servizi); al loro posto arrivano l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), l'Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) e il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis).
Il presidente del Copaco, Claudio Scajola, ha evidenziato come, ''con questa riforma si apre una nuova importante pagina nella storia dell'intelligence italiana [...] La nuova legge - ha spiegato - colma un ritardo che durava ormai da troppi anni ed adegua finalmente la disciplina dei servizi segreti alle mutate esigenze insorte con la fine della guerra fredda e con l'emergere di nuove insidiose minacce, quali il terrorismo internazionale di matrice jihadista. Grazie all'introduzione delle garanzie funzionali e ad una organizzazione più razionale ed equilibrata, che valorizza il ruolo di coordinamento ed indirizzo della Presidenza del Consiglio, i nuovi servizi saranno in grado di svolgere le proprie fondamentali funzioni con maggiore efficacia ed in un quadro di regole certe''.
Anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento e per le Riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha espresso il suo ''pieno apprezzamento'' per l'approvazione, con voto unanime, della riforma dei servizi segreti: ''E' la dimostrazione che le differenze tra Centrosinistra e Centrodestra non sono di ostacolo all'individuazione di soluzioni condivise su temi di interesse generale e riguardanti la tutela dei cittadini''. ''Mi auguro - ha detto infine Chiti - che quanto avvenuto in commissione Affari Costituzionali al Senato, e precedentemente alla Camera, sia il primo di molti momenti di dialogo e di convergenza tra maggioranza e opposizione, per il bene del Paese''.
Il primo commento positivo riguardo all'approvazione della legge, è stato quello del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che in una nota ha sottolineato come: ''L'approvazione definitiva, all'unanimità costituisca un fatto altamente positivo e significativo. Un fatto che incoraggia ad avere fiducia nella possibilità di ponderate e trasparenti intese tra gli opposti schieramenti su temi di interesse generale per lo sviluppo delle istituzioni democratiche: in special modo quando si tratti, come in questo caso, di provvedimenti che nascano da un'elaborazione condivisa e da una discussione costruttiva nelle Commissioni e nelle Assemblee parlamentari''.
- Riforma dei Servizi segreti - Ddl Senato 1335 01/08/2007