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Nuovo entusiasmo per Termini Imerese

Sarebbero tante le proposte "concrete" per l'ex stabilimento Fiat, ma i sindacati si mantengono prudenti

01 agosto 2013

Nuove proposte imprenditoriali in campo per Termini Imerese. Annunci che il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, chiama "proposte concrete".
"Siamo in condizioni di arrivare entro l'anno all'accordo di programma per Termini Imerese", ha comunicato ieri Crocetta, a margine dell'incontro con la Fiat (rappresentata dal direttore per le relazioni industriali, Paolo Rebaudengo), Confindustria e le parti sociali al ministero dello Sviluppo economico.
Oltre alla proposta della svizzera Radiomarelli, "concretissima" secondo il governatore (con 600 posti di lavoro), 500 assunzioni potrebbero arrivare da "aziende italiane che vorrebbero investire nel campo dei biocarburanti" e che hanno già visitato gli stabilimenti. Complessivamente sarebbero un migliaio i lavoratori che potrebbero tornare al lavoro nei prossimi mesi.
Per il governatore queste produzioni potrebbero, addirittura, impiegare anche "quei forestali che dicono che abbiamo in esubero". "Stiamo già identificando aree della Regione attualmente abbandonate", ha spiegato Crocetta. "Abbiamo messo in campo alcune proposte che dovrebbero coprire con produzioni diverse interamente la fascia attualmente occupata a Termini Imerese".
Il presidente della Regione si è detto infine soddisfatto: "L'incontro è andato come pensavamo, è stato positivo. A settembre ci rivediamo per definire i termini dell'aggiornamento dell'accordo di programma sapendo che questa volta abbiamo un piano di investimenti certi".

Alla riunione romana anche il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato: "E’ stato attivato un nuovo programma di investimenti per Termini - ha detto Burrafato dopo l’incontro -. Il presidente della Regione Rosario Crocetta e il sottosegretario Claudio De Vincenti stanno svolgendo un grande lavoro finalizzato sia allo sviluppo dei nuovi stabilimenti che al reimpiego di tutti i lavoratori".
L’attività del MiSE, guidata dal sottosegretario Roberto De Vincenti, creerebbe ad oggi certezze per circa 400-450 posti di lavoro. Dell’accordo di Programma, sottoscritto nel febbraio 2011, resta ancora in campo l’interesse di Biogen Termini Spa e New Coop che prevedono il reimpiego di circa 140 persone. Le nuove proposte giunte ieri al tavolo del dicastero di Via Veneto sono quelle del gruppo Mossi&Ghisolfi (azienda nel settore di bio-carburanti di seconda generazione) e Landi (che opera nella produzione di impianti a gas GPL e gas metano). L’azienda di biocarburanti occuperebbe circa 250 addetti la seconda un centinaio. A ciò va aggiunto anche il programma della Radiomarelli Holding che prevede l’occupazione di circa 500 lavoratori. Radiomarelli prevede un impianto per la produzione di un’auto di nicchia ma anche tre fabbriche di produzione di impianti riconducibili al settore della green economy.

"Punto essenziale per garantire il complesso programma di investimenti assemblato dal Mise e dalla Regione siciliana - ha aggiunto Burrafato - è garantire la cassa in deroga per il 2014 sia per i lavoratori della Fiat e dell’indotto".
In questo senso, il governo nazionale si è impegnato a garantire le risorse finanziarie necessarie. Fiat - nel ribadire l’impossibilità a riattivare lo stabilimento - ha dato disponibilità a farsi carico di garantire gli ammortizzatori sociali per il 2014. "Adesso il nostro compito è vigilare e cooperare compiutamente affinché le promesse e gli impegni vengano mantenuti. A breve - ha concluso il sindaco - sarà promosso un incontro con tutte le aziende dell’indotto per garantire gli ammortizzatori in deroga anche per questi lavoratori".

Nessun slancio di entusiasmo da parte dei sindacati che, comprensibilmente, si mantengono prudenti, dopo che i progetti di Dr Motor e dei cinesi Chery per la fabbrica non si sono realizzati. "C'è la disponibilità della Fiat a un altro anno di cassa, ma ancora nessuna certezza", ha affermato il segretario della Fiom, Maurizio Landini, che evidenzia rischi, in particolare, per i dipendenti dell'indotto. "Questo è il tema centrale da cui partire a settembre: evitare i licenziamenti", ha aggiunto sottolineando l'importanza di verificare le proposte perché "allo stato attuale non c'è nessun impegno".
Il segretario nazionale della Uilm, Eros Panicali, si dice "un po' scettico perché alcune delle iniziative presentate erano già presenti a dicembre 2010". "Perché non sono partite?", domanda pur riconoscendo come "importante" la disponibilità della Fiat a prolungare la cassa.
Anche il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uiliano, parla di "novità positive" ma "è stato negativo che ci hanno fatto aspettare sei mesi questo incontro, sembra che hanno soluzioni per tutti i mali di Termini. Speriamo che si concretizzino".

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01 agosto 2013
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