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Nuovo record per i prezzi dei carburanti

Con i "maxi-sconti" estivi oramai agli sgoccioli, le associazioni dei consumatori pronti alla "rivolta"

27 agosto 2012

La fine delle vacanze estive - con i weekend di maxi-sconti ormai agli sgoccioli - porta nuovi record per i carburanti, con la benzina che tocca un nuovo record a 2,013 euro. Una punta raggiunta in alcune realtà locali, per via delle addizionali regionali. E' al Sud, invece, che si raggiunge il massimo per il gasolio (con picchi di 1,850 euro/litro) e per il Gpl a 0,824 euro/litro.
Più nel dettaglio, secondo quanto risulta dal monitoraggio Check-Up Prezzi QE, i prezzi medi "serviti" sono oggi a 1,924 euro/litro per la benzina, 1,809 per il diesel e 0,778 per il Gpl.
A livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità "servito") va dall'1,914 euro/litro di Esso all'1,924 di IP e TotalErg (no-logo a 1,824). Per il diesel si passa dall'1,798 euro/litro sempre di Esso all'1,809 di IP (no-logo giù a 1,700). Il Gpl infine è tra 0,775 euro/litro di Eni e 0,788 di Q8 (no-logo a 0,767).
Oggi prezzi raccomandati quasi fermi: solo un ritocco in salita per IP sulla benzina di 0,5 cent euro/litro e sul diesel di 0,3 cent. Nel corso delle ultime due settimane tuttavia a partire da Eni, che dal 13 agosto ha aumentato i prezzi per quattro volte, tutte le compagnie hanno praticato aumenti conseguenti alla crescita costante delle quotazioni internazionali.

Le associazioni dei consumatori sul "piede di guerra" - Dunque, fuori dai maxi-sconti del weekend continua la corsa dei prezzi dei carburanti che in alcune regioni sono arrivati ai massimi storici, con la verde ben oltre i 2 euro al litro. E i consumatori sono sul piede di guerra. "Le compagnie si stanno preparando ad accogliere al rientro dalle vacanze le poche famiglie che sono partite - sottolineano in una nota i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti -. Con i prezzi a questi livelli si aggrava ulteriormente la situazione degli aumenti dei carburanti rispetto allo scorso anno, sia direttamente per i pieni sia per i maggiori costi di trasporto". "Le variazioni sono, rispetto ad Agosto 2011 sono di +35 centesimi (con punte che arrivano a 2,00 euro al litro). I costi diretti in più per i pieni saranno quindi pari a +420 euro annui - continuano le associazioni di consumatori -. Cifra ragguardevole, a cui si aggiungono i maggiori esborsi dovuti agli aumenti indiretti (soprattutto per il trasporto delle merci), pari a ben 348 Euro annui. Il totale degli aumenti ammonta a +768 Euro annui. La stessa cifra che una famiglia spende mediamente per 50 giorni di spesa alimentare (secondo dati Istat)". "Una situazione chiaramente insostenibile, a maggior ragione visto il delicatissimo momento che le famiglie stanno attraversando - concludono Trefiletti e Lannutti -.Per questo è necessario intervenire al più presto per porre un freno alle gravi speculazioni, per modernizzare l'intera filiera petrolifera ed evitando categoricamente qualsiasi nuovo aumento della tassazione".

In Sicilia, il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, ha indetto per il prossimo 19 settembre nei nove capoluoghi di provincia dell'isola lo 'sciopero della spesa', invitando i consumatori a boicottare "le pompe di benzina che chiedono per un litro di verde più di 1,8 euro" e 33 associazioni dei commercianti ad "abbassare le saracinesche contro le troppe tasse e le speculazioni".
Tanasi chiede inoltre a Eni, Esso e Api di proseguire la promozione e gli sconti per tutto l'anno e per tutti i giorni della settimana. L'indicazione di lotta implica che si faccia il pieno di venerdì, sabato o domenica presso le marche che praticano la promozione e per il resto della settimana "si boicottino le pompe troppo care, che devono essere punite e non vendere nemmeno un litro di carburante. Non resta che organizzarsi da soli. I consumatori sono fuori dell'agenda del governo Monti, che li usa solo come carne da macello per spremerli con balzelli di ogni tipo fino a scoppiare".

Record alle Eolie -  Potrebbero essere le Eolie a detenere il record della benzina più cara d'Italia. Oggi a Panarea un litro di verde costa 2,45 al litro; 5 centesimi in più che a Filicudi, dove si ferma a 2,40 euro. Nelle ultime settimane, con buona pace di turisti e residenti, il prezzo dei carburanti è cresciuto con ritmo quasi quotidiano.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Corriere del Mezzogiorno]

 

 

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27 agosto 2012
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