Nuovo stop alle trivellazioni nella provincia iblea

Diventerà esecutivo in queste ore lo stop alle trivellazioni del pozzo Tresauro 1 di Contrada Puntarazzi, lungo la strada Ragusa-Santa Croce. A stabilire l’atto e stata la Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa attraverso una nota fatta recapitare alla Enimed spa, società proprietaria della licenza, ed al sindaco del capoluogo ibleo. Nel testo si legge che "A seguito dell’approvazione del piano paesistico d.a. n. 1767 del 10 agosto 2010 si invita l’Enimed Gela a sospendere i lavori di ampliamento del pozzo Tresauro e a trasmettere gli atti alla Soprintendenza di Ragusa per un sopralluogo urgente".
Lo stop ai lavori di ampliamento del pozzo sarebbero quindi effetto dell’adozione delle norme di salvaguardia contenute nel piano paesistico approvato dalla Regione e pubblicato nell’albo pretorio del Comune di Ragusa. Le norme di salvaguardia contenute nel piano vengono qui applicate per la prima volta per interrompere i lavori iniziali di sbancamento che avrebbero reso praticabile l’area oggetto delle ricerche ai mezzi di trasporto delle attrezzature utili ad attivare la trivella vera e propria. Si dovrà quindi aspettare che venga compiuto il sopralluogo urgente dei tecnici della Soprintendenza per poter comprendere se sia possibile continuare a procedere nel sito.
Esultano quindi le associazioni ambientaliste locali ed il comitato No-Triv ibleo nato in questi mesi sull’onda emotiva del disastro ecologico causato dalla British Petroleum e dalla minaccia di possibili nuove perforazioni sull’altipiano ed esultano le personalità, politiche e non, che a vario titolo ed in maniera trasversale (su tutti l’on Fabio Granata di Futuro e Libertà) si erano spesi in maniera attiva per salvaguardare un territorio divenuto nel tempo sempre più a vocazione turistica, da possibili scempi di carattere ambientale. La stessa Soprintendenza era comunque già intervenuta marzo scorso, prima dell’approvazione del Piano Paesistico, per bloccare le trivellazioni di Contrada Cammarana ma, in quel caso, dopo un’iniziale stop i lavori sono comunque ripresi una volta effettuato il sopralluogo. Adesso, nel caso di Tresauro 1, sebbene vi siano le autorizzazioni necessarie, il fatto nuovo potrebbe essere rappresentato proprio dall’adozione del piano paesistico e delle sue norme di salvaguardia. Secondo Legambiente le compagnie petrolifere stanno puntando ad esasperare lo sfruttamento dei giacimenti dando un’ulteriore e rapida strizzata a ciò che resta nei pozzi, tesi riprovata dai dati che vedono un incremento delle estrazioni dai pozzi siciliani del + 130% nei primi due mesi del 2010. [Articolo di Stefano Alicata - €conomiaSicilia.com, 31 agosto 2010]