Nuvole di Ossigeno...
Può la Musica e l'Arte aiutare la scienza oncologica? Sì, e lo dimostra anche un articolo di una prestigiosa rivista medica
Può la musica, scritta e cantata da un gruppo di adolescenti, dare un contributo al progresso della scienza in campo oncologico? Da oggi possiamo dire con certezza di sì, grazie alla passione e all’impegno di un gruppo di ragazzi in cura all’Istituto Nazionale dei Tumori diventati ufficialmente autori di un articolo scientifico sul Journal of Clinical Oncology, la più importante rivista internazionale di oncologia, la vetrina dove ogni oncologo sogna per una vita intera di pubblicare.
Clouds of oxygen: adolescents with cancer tell their story in music sul Journal of Clinical Oncology è un evento unico nel suo genere. L’articolo, scritto a quattro mani con il dottor Andrea Ferrari e la dottoressa Maura Massimino, entrambi medici e ricercatori dell’INT, è il racconto del progetto, della sua realizzazione, ma soprattutto il racconto dei ragazzi, delle loro storie, delle loro paure e speranze.
Il progetto musicale è stato realizzato dai ragazzi in cura all’Istituto Nazionale dei Tumori anche grazie alla collaborazione dei musicisti di Elio e le Storie Tese.
La canzone nasce nell’ambito del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nato per porre l’attenzione sulle cure oncologiche per gli adolescenti, una terra di mezzo tra pazienti pediatrici e adulti con esigenze cliniche, assistenziali e psicologiche specifiche, che richiedono altrettanto specifiche risposte. Il Progetto Giovani, sostenuto dalla Fondazione Magica Cleme e dall'Associazione Bianca Garavaglia, da qualche anno dà ai ragazzi la possibilità di lavorare con professionisti e artisti nella realizzazione di opere e prodotti mirati da un lato a sensibilizzare il pubblico sul problema delle cure oncologiche per gli adolescenti, dall’altro a creare intrattenimento e svago ai ragazzi in cura, fornendo loro anche strumenti artistici di espressione.
"La pubblicazione sul prestigioso Journal of Clinical Oncology", dice il dottor Andrea Ferrari "è la dimostrazione di come la comunità oncologica internazionale abbia riconosciuto la qualità del progetto, ma soprattutto di come oggi sia sempre più importante, accanto alla qualità delle cure oncologiche, anche la qualità del supporto globale da dare al paziente. Come sia sempre più importante ripensare alla medicina con un modo nuovo di porre al centro non un malato, né tanto meno una malattia, ma una persona, con la sua normalità, i suoi bisogni più veri".
La musica - e l’arte in genere, sia essa la moda o un murales - è quindi vista come uno strumento per trovare uno sguardo diverso sulla realtà, per permettere una rielaborazione dei pensieri e dei sentimenti. Una forma di comunicazione ed espressione per i ragazzi che si trovano a dover affrontare la diagnosi e la cura di un tumore durante l’adolescenza.