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Oddio! Al Senato è finito il gelato! E che facciamo, lasciamo la ''casta'' dei senatori senza gelatino?

09 giugno 2007

Ieri nei giornali si è potuto leggere di una ricerca scientifica dell'Istituto del Gelato Italiano, che ha esaminato i legame tra il cibo e la sfera emotivo gratificatoria, ricerca che ha reso possibile stilare un'ideale classifica degli alimenti più graditi. Bene, è stato provato scientificamente che la felicità degli italiani aumenta davanti ad un buon gelato.
Se si fosse data la giusta attenzione a questa notizia, forse avremmo capito subito perché un uomo dello spessore di Rocco Buttiglione, senatore dell'Udc nonché filosofo, abbia sentito l'esigenza di farsi portavoce di un nutrito numero di parlamentari, impugnare una penna e vergare su di un foglio la lettera di cui riportiamo di seguito il contenuto:

Ai questori di Palazzo Madama,
''Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti''.

Potrebbe sembrare uno scherzo, ma  purtroppo scherzo non è. Per par condicio vogliamo specificare che a firmare la lettera recapitata al Senato, è stata anche Albertina Soliani esponente dell'Ulivo. Inoltre, a questo punto, ci sembra giusto che si conoscano anche i nomi dei senatori-questori che prima o poi dovranno prendere la più saggia delle decisioni, e vedere se respingere o accogliere la fresca istanza: si tratta quindi del senatore Gianni Nieddu, Ulivo; del senatore Romano Comincioli, Forza Italia; e della senatrice Helga Thaler, autonomista sud-tirolese.
Ovviamente si spera che questi assumano tutte le responsabilità che il loro ruolo presuppone, e magari non dimentichino di regolamentare il tutto specificando quali possano essere le varietà di gelato che possono maggiormente interpretare il desiderio dei nostri impegnati ed accaldati senatori. Ma vi immaginate quale frustrazione nel vedere che la buvette di palazzo Madama è stata finalmente rifornita di deliziosi gelatini e scoprire che manca il sorbetto o il biscottone? Poveri senatori...

Beh, certo che di questi tempi colpisce parecchio la richiesta gelatiera e bipartisan dei senatori, che sollecitano i questori affinché venga esaudito quello che loro descrivono come ''desiderio''.
Probabilmente non si rendono manco più conto che questa loro ''semplice bramosia'' viene oramai letta in maniera totalmente negativa dagli elettori (TUTTI!) che si sono rotti le scatole!
Niente, loro non capiscono. Semplicemente ''desiderano''. Ai senatori piace il gelato: e lo vogliono. Subito. Ora.
Poco tempo fa, il presidente del Senato Francesco Marini ha concesso la sala degli atti parlamentari al primo corso di sommelier per senatori. Poi senatori hanno chiesto e ottenuto le settimane gastronomiche regionali, e poi quelle dedicate alle province. Chi ha voluto il lardo, chi lo squacquerone, chi i fichi caramellati e chi i buccellati.
Il filosofo Buttiglione e la prodiana Soliani, dopotutto non hanno chiesto altro che poter finire con il dolce l'abbuffata dentro il palazzo.

[Foto by Striker Photo, da flickr.com]

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09 giugno 2007
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