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Odiata/Amata Ztl: a Palermo, mentre ci si schiera pro e contro le Ztl, aumentano le richieste di pass per invalidi

26 marzo 2008

Quello dei pass per la Ztl (Zona a traffico limitato) palermitana è un affare che in poco più, poco meno, di cinque anni, potrebbe portare nelle casse del Comune quasi 21 milioni di euro. Soldi che, giura l'amministrazione, "saranno utilizzati per il settore ambiente e per il miglioramento del traffico cittadino". Di certo c'è che la vendita dei pass per entrare nelle due zone a traffico limitato, che partiranno il prossimo 5 maggio, farà incassare diversi milioni di euro a Palazzo delle Aquile. Cosa che non avviene in altre città, dove i comuni non fanno cassa con la vendita dei permessi per la Ztl.
Intanto è partita la corsa al rinnovo dei pass per posteggiare sulle zone blu: lunedì 31 marzo, infatti, scade la validità dei permessi, prorogata in attesa che aprissero i battenti gli sportelli della Td Group,  l'impresa di Mirigliano Pisano che a marzo si è aggiudicata l'appalto per la gestione telematica del rilascio dei pass. Si prevedono, dunque, cinque giorni di caos: su circa 15 mila tagliandi scaduti, solo 1.400 sono stati rinnovati. Tutti gli altri residenti che abitano in zone gestite dall'Amat o dall'Apcoa già da ieri hano dovuto pagare: il Comune non ha concesso nuove proroghe, mentre l'Amat ha annunciato la ''tolleranza zero'' verso chi non si è messo in regola.

Al di la di ogni discorso la Ztl ha spaccato a metà la popolazione del capoluogo siciliano: i commercianti si sono detti contrari alla Ztl e all'isola pedonale, anche durante i weekend, mentre diversi comitati civici e associazioni hanno detto di non veder l'ora di poter liberamente camminare per le vie di un centro storico non ivaso da automobili.

I CONTRARI - Confcommercio ha detto no alla Ztl e all'isola pedonale lungo l'asse Ruggero Settimo-via Maqueda. E lo ha fatto fa presentando i risultati di un sondaggio che ha mobilitato per un mese, a bordo di un camper, alcuni "inviati" dell'associazione.
Su un migliaio di schede distribuite, sono state raccolte in tutta la città, da via Libertà a Mondello, 756 risposte di residenti, commercianti, artigiani, impiegati, studenti, disoccupati a due domande: "Sei d'accordo con la chiusura totale dell'asse via Ruggero Settimo-Quattro Canti?" e "Sei d'accordo con l'introduzione della Zona a traffico limitato a pagamento?". Ebbene, la stragrande maggioranza, 692 intervistati (il 91,5 per cento), ha bocciato le Ztl perché "si tratta di un'ennesima tassa", mentre in 542 (il 71,7 per cento) hanno condannato anche la creazione dell'asse pedonale perché non ritiene sufficienti i mezzi pubblici.
Spulciando i dati del sondaggio, si scopre che hanno detto no alle Ztl soprattutto gli impiegati (300) e i commercianti (201).
Forte di questi risultati, Confcommercio si è detta pronta a sfidare il Comune, sotto accusa per avere rinviato i tavoli di concertazione e per non avere dato seguito ai comitati tecnico-scientifici sull'inquinamento richiesti dai commercianti. Per l'associazione di categoria che raccoglie la maggioranza delle imprese, circa diecimila tra città e provincia, invece, l'unico provvedimento possibile per abbattere l'inquinamento è attualmente l'obbligo delle targhe alterne. Invece l'isola pedonale limitata ai weekend, una proposta di Confesercenti accolta dal Comune, "non è un'ipotesi di lavoro che si possa affrontare in così poco tempo, perché due mesi sono pochi per rendere più vivibile il centro cittadino".

I FAVOREVOLI - Anche i comitati di cittadini, i movimenti e le associazioni sono scese in campo (ancora una volta), per parlare di isole pedonali, mobilità sostenibile e valorizzazione del centro storico. "Ci sono scelte che o sono coraggiose oppure non sono", dicono in coro.
Il geologo Davide Siragusano, insieme con una trentina di architetti, ingegneri e giuristi ha creato l'associazione Codice, acronimo di "Comitato in difesa del centro storico". Lui, al sondaggio di Confcommercio non ci crede neanche un po': "I risultati dipendono da come poni la domanda, si sa che l'associazione dei commercianti ha sempre avuto questa posizione, che del resto mi risulta incomprensibile, visto che sarebbero i negozianti i primi a beneficiare della pedonalizzazione. Ma è ancora più assurdo che il Comune stia loro dietro. Mi pare che il sindaco abbia fatto una clamorosa marcia indietro sull'isola pedonale da via Ruggero Settimo ai Quattro Canti, accogliendo le richieste di un'altra associazione di categoria, Confesercenti, che chiede di fermare le macchine solo nei weekend".
Chi abita in centro storico, come Davide Ficarra, animatore del sito Internet www.isolepedonali.org, assicura che i palermitani non sono affatto contrari all'asse senz'auto. "Basta citare alcuni fatti - dice - gli studenti del Cannizzaro hanno chiesto l'isola pedonale davanti alla scuola, gli abitanti di via Merlo chiedono la chiusura al traffico, i residenti di via Napoli non vogliono più le auto, settanta negozianti hanno aderito al nostro progetto e duemila persone hanno firmato la petizione. La gente è stanca e vuole cambiare. Chiede una città vivibile e a misura d'uomo. E' un percorso inarrestabile, che arriverà anche qui a conclusione. E' difficile capire quando".
Tutti i comitati sono perplessi sulle Ztl, ma hanno invece intenzione di fare pressione sul Comune per promuovere le isole pedonali. A partire dalle vie che sono già chiuse al traffico, ma solo sulla carta.

E per finire...
Boom di richieste al Comune di Palermo di pass per invalidi -
Cinquecento nuovi permessi per invalidi rilasciati dal primo gennaio fino a oggi. Tanti sono i cittadini che nel 2008 hanno ottenuto un pass per la macchina dall'ufficio H del Comune. Per la precisione sono stati 497 i tagliandi arancioni che Palazzo delle Aquile ha rilasciato nei primi due mesi e mezzo dell'anno. Un vero e proprio boom, legato quasi certamente all'entrata in vigore delle Zone a traffico limitato. Con il tagliando arancione, infatti, è possibile entrare in centro gratuitamente anche se si possiede un'auto vecchia e inquinante, si può parcheggiare sulle zone blu senza pagare nulla, e si può circolare lungo le corsie preferenziali.
A Palermo il numero dei pass H è cresciuto in modo esponenziale: alla fine del 2007 era circa 20 mila. Solo cinque anni prima, nel 2003, erano appena 10 mila. E a giudicare dal numero di permessi consegnati a partire dal primo gennaio, e soprattutto, dal numero di pratiche ammonticchiate sopra le scrivanie dei dipendenti dell'ufficio H di via Giusti, la cifra è destinata a crescere ancora a dismisura.
Non è un caso che le richieste per il tagliando siano raddoppiate nell'ultimo quinquennio: la sosta a tariffa lungo le zone blu è partita propria all'inizio del 2003 e - lo conferma anche il Comune - in concomitanza con provvedimenti di limitazione della circolazione, chi non aveva ancora fatto valere il diritto al permesso lo rivendica con forza. Infatti adesso, con l'avvio delle Ztl, è arrivato un nuovo boom di richieste.

[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo dagli articoli di Isabella Napoli e Sara Scarafia]

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26 marzo 2008
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