Oggi niente spesa e tutti a piedi!
Le associazioni dei consumatori invitano tutti i cittadini ad aderire al quarto sciopero della spesa contro il carovita
Quello di oggi sarà il quarto sciopero nazionale della spesa dell'anno organizzato dall'Intesaconsumatori per protestare contro l'immutato carovita che ha accompagnato i consumatori negli ultimi due anni.
A tutti i cittadini un invito: non fare acquisti e non mettersi al volante, per questo sciopero che stavolta si estende anche all'uso dell'automobile.
Intesaconsumatori, che raggruppa tutte le maggiori associazioni per la difesa del consumatore (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), spiega che la replica di questa iniziativa è stata inevitabile "di fronte ad una situazione generale di impoverimento delle famiglie italiane che ha determinato il crollo dei consumi, una disastrosa stagione dei saldi e una rovinosa stagione turistica".
Secondo i consumatori è necessario che il Governo assuma provvedimenti "capaci da dare risposte concrete alle condizioni economiche insostenibili della maggioranza degli italiani".
Le associazioni dei consumatori chiedono, in particolare, la definizione di un piano energetico basato sul risparmio e sulle fonti alternative, la modernizzazione e la liberalizzazione della rete di vendita dei carburanti, nonché l'abbattimento dell'accisa anche sui combustibili per diminuire i costi diretti e indiretti e per risparmiare sul riscaldamento.
La proposte dell'Intesa riguardano anche, tra l'altro, la restituzione del "fiscal drag" ai contribuenti, la stipula di accordi con le associazioni del commercio per ottenere sconti sui prezzi e una liberalizzazione dei saldi per tutto l'anno.
Sul fronte del credito, l'Intesa auspica l'abolizione della legge "Salva compagnie assicurative", che permetterebbe risparmi sulla Rc auto e la sigla di accordi con le banche per calmierare i costi di gestione dei conti correnti di famiglie e imprese.
Per oggi battaglia annunciata anche da Adiconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori e Altroconsumo, pronti al boicottaggio di distributori di benzina, negozi, ristoranti, pizzerie e professionisti. Con una precisazione: punire solo chi ha attuato speculazioni ed aumenti ingiustificati.
Le nove associazioni di consumatori hanno inviato nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio Berlusconi e ai due Ministri economici Siniscalco e Marzano una dettagliata piattaforma di proposte per fermare gli aumenti di prezzi e tariffe nei prossimi mesi e per restituire potere d’acquisto alle famiglie. Sostituire il paniere "bugiardo" dell'Istat, avviare un serio piano energetico basato sulle fonti alternative, rivedere la politica sui prezzi Rc auto, ottenere dal Parlamento una legge di riforma sulla tutela del risparmio, vittima dei numerosi crack finanziari, ed altro ancora nel lungo elenco di richieste.
Anche Telefono Blu ed Sos Consumatori aderiscono allo sciopero con la campagna "Se alzi il prezzo non compro" che partirà simbolicamente oggi e si prolungherà almeno per un mese. Si tratta di un grande passaparola fra i consumatori di tutte le regioni. Si invia alla proprie amiche ed amici un sms con la frase dello slogan. Altrettanto si fa con le email inserendo oltre la frase anche il sito di Sos Consumatori dove si possono trovare le informazioni e tutte le azioni e i decaloghi possibili per risparmiare.
Telefono Blu e Sos Consumatori hanno raccolto già molte adesioni: l'associazione Tu Dici collegata da 5 anni a Telefono Blu, Liberi Consumatori che raggruppa diverse associazioni (dall'ambiente ai diversamente abili ), Azione Sociale (un coordinamento di associazioni del sociale) e altre decine di piccole associazioni in Italia. A tutto oggi sono 50 le sigle aderenti.
In occasione dello sciopero le associazioni dei consumatori hanno elaborato un vademecum del "consumatore intelligente":
1) Fare la spesa collettiva all’ingrosso di frutta e verdure ai mercati generali il sabato mattina, organizzandosi con amici e parenti.
2) Acquistare elettrodomestici di "classe A": hanno un minor consumo energetico.
3) Se si abita in condominio richiedere il "contratto di servizio energia": l'Iva passa dal 20% al 10%.
4) Pagare con le carte di credito revolving può costare, tra spese e interessi, il 20% in più.
5) Prima di rinnovare la polizza RC Auto è consigliabile controllare più compagnie.
6) I banchi degli "ortolani" che vendono nei mercati rionali la propria merce hanno generalmente prezzi più bassi e a fine giornata normalmente i prezzi sono più bassi per paura dell’invenduto.
7) Gli ortofrutticoli di II categoria (la categoria sta scritta sul cartello, che è obbligatorio) costano di meno e hanno la stessa qualità di quelli di categoria I o extra, che dipende soltanto dall’aspetto esteriore.
8) Considerare gli scarti: i fagiolini costano più della bieta o del cicorione, ma lo scarto è minore.
9) Negli hard-discount si può risparmiare anche oltre il 30% di spesa comprando prodotti che, spesso, non sono qualitativamente inferiori a quelli di marca.
10) I salumi e i formaggi venduti già confezionati costano al chilo assai più di quelli venduti a taglio.
11) Nei supermercati procurarsi i depliant con l’elenco dei prodotti venduti sottocosto e delle offerte promozionali.
12) Chiedere la "carta fedeltà", che consente di fruire di più sconti.
13) I paramedicinali come alcol, cotone idrofilo, cerotti, siringhe, eccetera, costano meno nei supermercati che nelle farmacie.
14) Le confezioni più grandi sono più convenienti perché costano di meno al chilo o al litro.
15) Leggere sempre il prezzo al chilo o al litro dei prodotti confezionati, che deve essere esposto obbligatoriamente e che è il solo che permette di fare giusti confronti.