Oggi si apre il tavolo Ministro della Salute-Regioni per ripensare e rinnovare l'esenzione dei ticket
Le riflessioni del ministro della Salute, Livia Turco, sui ticket sanitari italiani continuano. Le ultime riguardano in particolare l'attuale sistema esentivo, che secondo la Turco (ma anche secondo varie voci del mondo sanitario) è un sistema ''iniquo''.
''Il sistema delle esenzioni dei ticket va rivisto e aggiornato e per questo - ha annunciato il ministro - il 18 gennaio (oggi, ndr) partirà un tavolo di lavoro Ministero-Regioni, coinvolgendo le parti sociali, proprio per la revisione dei criteri oggi utilizzati ai fini dell'esenzione''. Criteri non equi se, è l'esempio utilizzato dalla stessa Turco, una famiglia monoreddito con figli a carico può non avere esenzioni.
L'annuncio della volontà di rivedere il modello delle esenzioni non ha mancato di suscitare la pronta risposta di sindacati medici e associazioni che, in sostanza, reputano il passo insufficiente: la loro richiesta va, infatti, nella direzione di un'abolizione 'tout court' dei ticket. 'NO' ai ticket nel Sistema sanitario nazionale, è infatti la posizione senza appello di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato: ''Apprendiamo che il Ministro vuole rivedere i criteri di esenzione, ma temiamo che ad essere colpiti siano, anche in questo caso, le fasce fragili della popolazione, soprattutto i malati cronici''. Al contrario, rileva l'associazione, ''nonostante il susseguirsi di inchieste che hanno sottolineato il depauperamento progressivo del nostro Servizio sanitario, nessun segnale proviene dal mondo della sanità: nessun Direttore Generale dimessosi o licenziato, nessun ridimensionamento dello stipendio di chi, pur in posizione di dirigenza, non ha lavorato per migliorare la situazione, sprechi nella gestione e negli appalti a cui ancora non si è messo mano''.
Per questo, annuncia Cittadinanzattiva, ''interverremmo, in un eventuale giudizio amministrativo, a sostegno di tutti i cittadini che vorranno impugnare l'applicazione della legge Finanziaria''.
Sulla stessa linea il segretario della Cisl-Medici, Giuseppe Garraffo: ''I Ticket sanitari previsti dall'ultima Finanziaria devono essere semplicemente aboliti'', poiché una loro revisione ''rischia di creare adesso nuove disparità, confusione e disorientamento dei cittadini, e di far diventare simbolica e quindi inutile la partecipazione degli utenti alla spesa, creando solo nuovi fastidi''. Anche la Cgil incalza il ministro, per bocca del segretario confederale Achille Passoni: ''Ascolteremo le proposte del ministro Turco ma sui ticket rimane la contrarietà di fondo, poiché in tema di ticket il vero problema sono i ticket stessi''.
E dalla segretaria nazionale dello Spi-Cgil (il sindacato dei pensionati) Celina Cesari, un auspicio: che nell'incontro di oggi ''si trovi un accordo capace di cancellare una misura che si configura come una vera e propria tassa aggiuntiva sulla salute dei cittadini''.
Favorevole invece all'iniziativa annunciata dalla Turco, il segretario nazionale dell'Anaao-Assomed, il principale sindacato dei medici della dirigenza ospedaliera, Carlo Lusenti: ''Si tratta di un sistema datato - ha detto - che richiede un aggiornamento al più presto''.