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Ogni giorno in Sicilia si contano tre casi di linfomi

Nella nostra Regione ogni anno circa 1000 persone di ammalano della patologia tumorale

01 marzo 2010

Ogni giorno, in Sicilia, circa 3 cittadini si vedono diagnosticare un linfoma, una patologia tumorale che interessa il sistema linfatico, il midollo osseo, il timo, i linfonodi, la milza, la mucosa dell'intestino e quella della cavità orofaringea. In Sicilia, ogni anno, si ammalano di linfoma tra le 900 e le 1000 persone (nel Paese circa 16 mila).
L'aumentare dell'incidenza dei linfomi è talmente rapido che l'Organizzazione mondiale della sanità li colloca al terzo posto nella classifica dei tumori con il più alto tasso di crescita.
Questi sono alcuni dei dati emersi nella Prima giornata dell'ematologia, organizzata da Az salute, che è stata ospitata la scorsa settimana dall'Assessorato regionale alla Sanità.

L'esatta causa dell'insorgenza di questi tumori resta ancora sconosciuta e, ad aumentare la preoccupazione degli esperti, c'é il fatto che, fino ad oggi, non si è compreso il motivo dell'incremento, stimato tra il 5 e il 7 per cento all'anno. Lo scopo del convegno, organizzato con il patrocinio della Regione siciliana, dell'Università di Palermo, della Facoltà di medicina e chirurgia dell'ateneo palermitano, è stato quello di analizzare le stime dei dati epidemiologici, i punti di eccellenza e le criticità dell'ematologia siciliana e valutare le prospettive future. "In Sicilia non ci sono registri per le leucemie - ha detto Francesco Di Raimondo, direttore dell'Istituto di ematologia dell'Università di Catania - e si stima un'incidenza di circa 100 casi all'anno. La rete ematologica servirebbe alla costituzione di registri, alla raccolta di dati, a fare quelle valutazioni epidemiologiche che oggi mancano, alla condivisione di percorsi diagnostici e terapeutici dei pazienti affetti da patologie ematologiche, in particolare di quelle neoplastiche".
Secondo dati del Dipartimento epidemiologico dell'assessorato della Salute della Regione siciliana, tra le patologie tumorali, le leucemie ed i linfomi registrano la maggiore frequenza di ricoveri in Sicilia. "Nel 2008, si legge nel report, i ricoveri sono stati 15.600. Va sottolineato che, il 10 per cento dei ricoveri, è avvenuto fuori regione, soprattutto in Lombardia (sotto i vent'anni la percentuale dei ricoveri fuori regione sale al 30 per cento). Emerge, anche, che quasi il 20 per cento dei ricoveri avviene in strutture private". "I malati che vanno a farsi curare fuori dall'Isola - continua Di Raimondo -, nella stragrande maggioranza, sono delle province di Siracusa, Ragusa, Enna, Agrigento, dove non esistono ematologie. Talora è più difficoltoso spostarsi a Palermo o Catania che non in una città del nord, soprattutto, come spesso capita, se si ha un figlio o un parente che abita da quelle parti e dove possono alloggiare".

"Abbiamo in progetto la costituzione di una rete ematologica - ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo - per migliorare la qualità dei servizi, anche al fine di evitare il fenomeno della migrazione sanitaria. In Sicilia, abbiamo ottimi professionisti ed è intendimento dell'assessorato di dar loro gli strumenti necessari per metterli nelle condizioni di lavorare bene". Per Russo "la 'mission' non può essere che quella di tutelare al meglio la salute dei nostri concittadini, in un sistema che deve muoversi secondo logiche organiche e razionali. La Giornata dell'ematologia offre l'opportunità di evidenziare il lavoro e le necessità degli ematologi e quanto l'assessorato sta portando avanti, nel rispetto e nell'interesse di tutti". [ANSA]

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01 marzo 2010
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