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Ok al progetto del Ponte sullo Stretto

Via libera del Cda della Stretto di Messina, ma l'investimento complessivo previsto viene aggiornato da 6,3 a 8,5 miliardi

30 luglio 2011

Il Consiglio d'amministrazione della società Stretto di Messina ha dato il via libera al progetto definitivo dell'opera. A darne la notizia, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, che ieri mattina ha partecipato alla riunione del Cda. Il ministro ha aggiunto che l'inizio dei lavori è previsto per la fine del 2012 e che l'opera sarà conclusa a fine 2018. Il prossimo passo è il via libera da parte del Cipe.
Il via libera del Cda della Stretto di Messina, presieduto da Giuseppe Zamberletti, su proposta dell'amministratore delegato Pietro Ciucci, ha completato l'iter di approvazione - avviato a metà giugno scorso - del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari, comunica una nota della società.
"Escludendo le nuove opere - ha affermato Ciucci - il costo aggiornato del progetto risulta sostanzialmente invariato rispetto a quanto stimato nel progetto preliminare. L'investimento complessivo previsto nel piano economico finanziario viene aggiornato da 6,3 a 8,5 miliardi. I maggiori costi sono da mettere in relazione alle varianti rese necessarie dalle sopravvenute norme tecniche, alle varianti che hanno arricchito il progetto come la realizzazione del sistema metropolitano per l'intera area dello Stretto, il recupero di ampie aree fronte-mare e la realizzazione di un'area direzionale che con il progetto Libeskind diverrà un punto d'incontro di culture e di religioni al centro del Mediterraneo".

Il piano economico finanziario approvato ieri dal consiglio di amministrazione, che ne ha verificato l'analisi di fattibilità finanziaria, "conferma l'obiettivo di minimizzare i contributi statali ed assicurare al contempo il più ampio coinvolgimento dei privati nel progetto - si legge nella nota - A questo riguardo è stato confermato lo schema di finanziamento del progetto che prevede di raccogliere sui mercati finanziari oltre 4 miliardi di euro, così come previsto nel piano 2009. Nell'ambito del piano economico finanziario saranno individuate le risorse necessarie per la copertura dei maggiori fabbisogni graduati seconde l'avanzamento del progetto. Il piano è all'esame di consulenti finanziari, legali e per le analisi del traffico che hanno già espresso una prima valutazione positiva su presupposti e metodi".

Già nei prossimi giorni, ha spiegato ancora Ciucci, la società Stretto di Messina inoltrerà la documentazione in vista dell'apertura della conferenza dei Servizi, tra gli altri, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero dell'Ambiente e a quello per i Beni Culturali, nonché alle Regioni Siciliana e Calabria ed agli enti locali interessati, avviando così la procedura prevista dalla Legge Obiettivo che si concluderà con l'approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe.
L'attuale timing per la realizzazione dell'opera prevede a dicembre 2011 completamento lavori dell'opera propedeutica ferroviaria a Cannitello; a febbraio 2012 l'approvazione del Cipe e contestuale avvio gara per il reperimento dei finanziamenti. Il passaggio successivo prevede la progettazione esecutiva e apertura dei cantieri principali a partire dalla metà del prossimo anno.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro Matteoli: "E' un'altra tappa importante verso la realizzazione di un'opera unica al mondo per le sue caratteristiche tecniche e infrastrutturali, che il Governo considera una priorità".
E di "traguardo importante" ha parlato Ciucci, illustrando il progetto tecnico. Le numerose relazioni presentate sugli oltre 8.000 elaborati progettuali hanno permesso al Cda di verificare l'avvenuta conferma di tutte le impostazioni tecniche del progetto preliminare redatto dalla Stretto di Messina ed approvato nel 2003 dal Cipe. "La conferma delle impostazioni di ordine tecnico - ha commentato Ciucci - rappresenta un grande risultato e testimonia l'elevato livello della progettazione preliminare svolta dalla Stretto di Messina".
Il progetto definitivo redatto dal contraente generale Eurolink recepisce interamente le prescrizioni formulate dal Cipe con la delibera di approvazione del progetto preliminare, comprende nuove opere richieste degli Enti locali che migliorano l'integrazione fra il ponte ed il territorio, nonché gli adeguamenti alle sopravvenute norme tecniche e le ottimizzazioni progettuali.
"Si tratta - ha sottolineato il direttore generale della Stretto di Messina Giuseppe Fiammenghi - di una attività mai realizzata prima in Italia nell'ambito della progettazione delle opere pubbliche che ha coinvolto oltre l'Area tecnica della Stretto di Messina, il Project Management Consultant (Pmc) Parsons; il soggetto validatore Rina Check Srl organismo di controllo tecnico indipendente; il comitato scientifico e l'expert panel composti dai massimi esperti del settore".

Le nuove opere finalizzate ad una migliore integrazione del ponte con il territorio comprendono una variante ferroviaria sul Versante Sicilia, che prevede lo spostamento della nuova Stazione di Messina da Maregrosso a Gazzi ed il conseguente allungamento, per circa 3 km in galleria, dei collegamenti ferroviari. Tale opera consente la riqualificazione delle aree attualmente occupate dagli impianti ferroviari per il recupero di una importante area fronte-mare messinese. Inoltre, sono previsti tre fermate ferroviarie in sotterraneo per realizzare un sistema metropolitano interregionale tra Messina e Reggio Calabria, si tratta della metropolitana a servizio degli oltre 400.000 abitanti dell'area dello Stretto di Messina; lo spostamento a monte del tracciato autostradale lato Sicilia in corrispondenza degli impianti sportivi della città Universitaria in località Annunziata; la nuova area direzionale (lato Calabria) progettata dall'architetto Libeskind, un intervento architettonico che apre nuovi scenari di assoluto rilievo non solo per l'area polifunzionale del centro direzionale del ponte, destinata ad ospitare strutture espositive, commerciali, congressuali ed alberghiere, ma anche per il lungo mare di Villa San Giovanni.

Un'attenzione particolare viene poi posta sui temi legati all'ambiente e territorio. Il piano di monitoraggio ambientale predisposto dalla società interessa un'area di 78 km2, ovvero circa 20 volte superiore a quella interessata dai lavori e copre 1.600 km2 di area marina. Si sviluppa attraverso una rete di circa 2000 stazioni (centraline monitoraggio dell'aria, pozzi monitoraggio acque, sonde inclinometriche per controllo geomorfologico del territorio, ecc.) dedicate al monitoraggio costante di 14 componenti ambientali i cui risultati sono già a disposizione delle competenti autorità ed enti. E' stato inoltre illustrato l'aggiornamento dello studio di Impatto Ambientale (SIA) condotto mettendo a confronto il progetto preliminare e il definitivo. Dal confronto, riferisce la società, è emerso un complessivo miglioramento ambientale sia sotto l'aspetto progettuale (opere d'arte, varianti planimetriche, cantierizzazione) che quello più propriamente gestionale operativo (tecniche e tecnologie costruttive, sistema di gestione ambientale, progetto di monitoraggio) le cui impostazioni sono state condivise con la firma di accordi con i Comuni interessati.
Nonostante queste ultime garanzie e assicurazioni, per gli ambientalisti di Legambiente il progetto del Ponte continua ad essere "assurdo, dannoso e pericoloso". "In un momento in cui l'Italia affronta una gravissima crisi economica, che coinvolge pesantemente il sud, con importanti tagli alla sanità, all'istruzione, alla ricerca e alle infrastrutture continuare a insistere con un progetto come quello del ponte sullo Stretto è una scelta pericolosa e dannosa per il paese". Questo il commento del presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sul via libera al progetto definitivo del ponte sullo Stretto da parte del Cda della società Stretto di Messina e l'avvio dei cantieri a dicembre 2012.
"Un ennesimo annuncio assurdo - sottolinea Cogliati Dezza - perché il ponte dovrà essere finanziato interamente con fondi pubblici che ancora si devono trovare e il progetto definitivo deve ancora superare la Valutazione d'impatto ambientale e il parere del Cipe".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, ANSA, Lasiciliaweb.it]

- Piccoli terremoti, grandi paure (Guidasicilia.it, 27/07/11)

 

 

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30 luglio 2011
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