Oltre al danno, la beffa!
Ad Agrigento, la provicnia più assestata di Sicilia, l'acqua è la più ''salata''
E' la provincia più assetata d'Italia, dove i militari fanno la guardia alle condotte per contrastare i furti d'acqua: ma ora si scopre che proprio Agrigento, dove nelle case i rubinetti rimangono a secco fino a 15 giorni in un mese, è la città con le bollette più salate: ben 445 euro contro i 229 euro della media nazionale.
E' quanto emerge da un'indagine di Cittadinanzattiva. L'Osservatorio prezzi e tariffe dell'associazione ha preso in esame, per tutti i capoluoghi di provincia italiani, il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di fognatura e depurazione, quota fissa o ex nolo contatori) in riferimento al costo annuo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma 192 metri cubi d'acqua all'anno.
Il costo ad Agrigento è aumentato soprattutto negli ultimi due anni, tra il 2006 e il 2007, con un incremento del 38% (peggio solo Novara con il 50% e Verbania col 45%). In media una famiglia tipo in Sicilia, secondo l'indagine, spende per l'acqua annualmente 251 euro, con un aumento nel biennio dell'8,7% contro il 4,6% della media nazionale.
La variazione è imputabile alle province di Agrigento (+38%), Trapani e Messina (+9%), Catania (+5%), Enna (+3%); nelle altre le tariffe restano ferme. Dopo Agrigento, le province più care risultano Enna (296 euro), Caltanissetta (274 euro), Trapani (232 euro) e Palermo (220 euro). Si scende sotto i 200 euro a Ragusa (196), Messina (194), Siracusa (181) e Catania (168). La Sicilia supera la media paese anche per quantità di acqua immessa nelle tubature ma persa: 40% contro 35%. [La Siciliaweb.it]