Omicidio Fragalà: esce di scena il secondo sospettato
Negativo l'esame dei Ris sui vestiti e sullo scooter della seconda persona sospettata, un pregiudicato con precedenti per rapina
Anche il secondo sospettato per l'omicidio dell'avvocato Enzo Fragalà esce di scena. È risultato negativo l'esame effettuato dai carabinieri del Ris di Messina sullo scooter e sulle scarpe dell'uomo sospettato dell'omicidio dell'avvocato, brutalmente picchiato il 23 febbraio davanti al suo studio e morto dopo alcuni giorni.
All'indiziato, un trentunenne pregiudicato ritenuto vicino alla famiglia mafiosa di Porta Nuova, sono stati sequestrati il motorino e le scarpe per accertare l'eventuale presenza di tracce di sangue della vittima. Gli esperti del Reparto investigazioni scientifiche non hanno però trovato elementi riconducibili al legale.
A mettere gli inquirenti sulle sue tracce è stata una lettera anonima giunta all'ordine degli Avvocati che lo indicava come l'esecutore del delitto che, a dire della missiva, sarebbe stato commissionato dalla mafia.
Per il delitto, la scorsa settimana, è finito sotto inchiesta anche un palermitano di 50 anni, impiegato in una profumeria, ex cliente di Fragalà. Anche gli esami eseguiti sui reperti a lui sequestrati (un casco, un bastone e delle scarpe) sono risultati negativi.
Ora le indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Palermo ricominciano, restringendo il campo alle altre cinque o sei piste prese in considerazione. Ma ancora non c'è alcun movente né elementi oggettivi, tranne la descrizione del killer. [Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]
- Omicidio Fragalà: si riapre l'ipotesi mafiosa (Guidasicilia.it, 09/03/10)