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Opposti che si attraggono?

A Palermo, Family day contro Gay pride. C'era bisogno di questa contrapposizione?

19 giugno 2013

Sabato e domenica prossimi, in concomitanza con il Pride nazionale, si svolgerà a Palermo il "Family Day Palermo - Giornata della Famiglia", una manifestazione, sostenuta e promossa da oltre 40 realtà laiche, cattoliche ed evangelicali, che mette al centro la famiglia naturale fondata sul matrimonio, cioè sull'unione legittima tra uomo e donna.
Durante la due giorni, ospitata nel Parco Ninni Cassarà, sono in programma performances di strada, spettacoli musicali e teatrali, presentazione di libri, interventi e tavole rotonde incentrati sul tema della famiglia e della tradizione siciliana.

"Difendere la famiglia, oggi sempre più penalizzata - afferma il presidente del comitato organizzatore, Filippo Campo - non vuol dire discriminare gli omosessuali che, in quanto cittadini, hanno gli stessi diritti e doveri di tutti noi, ma, molto semplicemente, rivendicarne i diritti, così come garantiti dall'articolo 29 della stessa Costituzione". "Noi riteniamo che, al contrario, sarebbe un'ingiusta discriminazione nei confronti del matrimonio e della famiglia - aggiunge Campo - attribuire al fatto esclusivamente privato dell'unione tra persone dello stesso sesso un inedito status di diritto pubblico". "Poichè il Gay Pride nazionale ha come suo ultimo scopo, espressamente dichiarato, l'equiparazione legale delle unioni omosessuali al matrimonio che, come abbiamo visto in Francia è tutt'uno con il diritto all'adozione - ha concluso - abbiamo ritenuto essere nostro diritto/dovere dare vita ad un Comitato popolare che si facesse portavoce di quello che è il comune sentire di tantissimi siciliani e italiani: il matrimonio non può che essere costituito, per sua natura, dall'unione legittima tra un uomo e una donna".

Una cosa è certa, se si deve difendere il diritto di manifestare e il diritto di espressione, ovviamente, non si può criticare né tanto meno impedire che una manifestazione come il Family day si tenga nella piena e leggittima tranquillità. Però, ci chiediamo, era necessario creare questa contrapposizione che difficilmente non riusciamo a vedere sfacciatamente provocatoria... "La famiglia, noi la difendiamo", recita il logo del Family day, dunque, dall’altra parte, nel Village dei Cantieri culturali alla Zisa, quegli altri la famiglia la contrastano?

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19 giugno 2013
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