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Ora anche il pacchetto 'Sicuri a casa propria'

Dalla Lega un serie di emendamenti sulla accesso e e la residenza degli immigrati in Italia

08 ottobre 2008

Permesso di soggiorno 'a punti', come per la patente di guida e referendum comunali prima della realizzazione sul territorio di campi nomadi, moschee o altri luoghi di culto relativi a religioni che non hanno ancora raggiunto intese con lo Stato: sono due delle misure contenute nel pacchetto di emendamenti che la Lega Nord intende inserire nel ddl sulla sicurezza in discussione a Palazzo Madama. Tra le proposte della Lega, presentate ieri dal presidente del gruppo Federico Bricolo e dai senatori Rosi Mauro, Lorenzo Mazzatorta, Lorenzo Bodega e Giampaolo Vallardi, anche un aggravamento delle sanzioni per i reati di violazione di domicilio, furto, rapina e minacce, l'istituzione di un fondo per promuovere lo sviluppo nei Paesi maggiormente interessati ai flussi migratori, restrizioni per l'accesso dei clandestini ai servizi sociali e norme di contrasto al fenomeno dei matrimoni 'di comodo'.

Il principio che ispira il pacchetto di emendamenti 'Sicuri a casa propria' presentato dalla Lega è che "chi entra in casa nostra, finché non ha la cittadinanza, è un ospite e deve rispettare le regole che rispettano i cittadini italiani. Non c'è posto per chi vuole vivere nell'illegalità. Una vera integrazione - ha rilevato il senatore Federico Bricolo - può esserci solo nel rispetto della legalità".
Il meccanismo del permesso di soggiorno a punti per gli immigrati regolari prevede la concessione di 10 crediti che saranno decurtati in caso di violazione della legge fino ad arrivare alla revoca del documento e all'espulsione. Al contrario, gli immigrati che dimostreranno nel tempo di rispettare la legge potranno anche incrementare il punteggio assegnato. Allo straniero che vuole ottenere o conservare il permesso di soggiorno viene chiesto, oltre al rispetto delle leggi, la conoscenza della lingua e in generale un buon livello di integrazione sociale. Il Fondo per la prevenzione dei flussi migratori sarà istituito presso il ministero degli Esteri e sarà finanziato con la metà del contributo fisso (100 euro) chiesto per le istanze o le dichiarazioni relative alla cittadinanza, oltre che per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno.

Le norme di contrasto ai matrimoni 'di comodo' prevedono l'esibizione di un titolo di soggiorno valido per gli extracomunitari che intendono sposarsi in Italia. Viene poi rivista la disciplina relativa ai ricongiungimenti familiari per superare l'attuale meccanismo del silenzio-assenso e per potenziare il controllo da parte dei Comuni sull'idoneità alloggiativa degli immobili nei quali le persone che si sono ricongiunte intendono fissare la propria residenza. Si tratta infatti, ha sottolineato il senatore Mazzatorta, di matrimoni "che spesso sono fittizi e destinati solo alla concessione del permesso di soggiorno". Un fenomeno che testimonia "una pratica surrettizia di sanatoria della clandestinità' che non può più essere tollerata".
Sarà poi presentato un emendamento che estende l'obbligo di esibire il permesso di soggiorno anche agli atti di stato civile e all'accesso ai pubblici servizi per i quali oggi non è previsto. La modifica punta a dettare nuove norme sull'accesso degli immigrati irregolari a servizi pubblici come la scuola o i servizi sociali in coerenza con il nuovo reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, si prevede di eliminare il divieto di segnalazione alle autorità dello straniero non in regola da parte delle strutture sanitarie.
"La sicurezza in casa propria è un diritto. Chi viene da noi deve integrarsi e rispettare le leggi", ha osservato la vicepresidente del Senato Rosi Mauro. "E' antidemocratico - ha aggiunto - che i cittadini debbano chiedersi, la sera prima di andare a dormire, se la mattina dopo saranno ancora vivi. L'istituzione del Fondo presso il ministero degli Esteri è importante per il principio 'aiutarli a casa loro per essere più sicuri a casa nostra'". [Adnkronos]

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08 ottobre 2008
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