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Ora basta parole!

Botta e risposta tra il presidente Crocetta e l'ex assessore Armao, mentre la Cisl chiede che comincino i fatti...

23 novembre 2012

"L'ex assessore Gaetano Armao è un traditore della Sicilia. Ha consegnato un rapporto al governo nazionale sul rischio default essendo corresponsabile dello sfascio e dando contributi dopo aver parlato di quel rischio e creando presupposti per lo scioglimento. Sono stati dati fondi durante la campagna elettorale illegalmente. Andrò in procura".
E’ stata ampia e articolata la conferenza stampa indetta ieri a Palazzo d’Orlenas dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta (LEGGI). Tra le tante cosse dette, anche l'attacco all'ex assessore all’Economia Armao.
"Non permetterò che lo Statuto siciliano venga delegittimato. Le mie prossime mosse saranno di esaltazione dello Statuto, penso d'istituire un'Alta Corte in Sicilia che lo faccia rispettare", ha affermato Crocetta. "Armao - ha aggiunto Crocetta - ha fatto un provvedimento per pagare i dipendenti dell'Ato di Enna deliberando anche il pagamento di una parcella, se non ricordo male di circa 80 mila euro, in suo favore perché aveva lavorato per l'Ato. Ci sono le leggi da rispettare ma c'è anche un'etica. Quando ero sindaco e mi sono candidato all'europarlamento per due mesi non sono entrato in comune, figuriamoci firmare una delibera".

"False e infamanti". Così l'ex assessore regionale all'economia Gaetano Armao ha replicato alle accuse di Crocetta - che non ha mai nominato direttamente -. Per Armao il presidente "misconosce non solo lo Statuto, ma anche gli elementi organizzativi e finanziari della Regione" e ha denunciato "una strategia della mistificazione che il nuovo e confuso inquilino di Palazzo d'Orleans sta cercando di propalare per nascondere il suo affanno".
"Qualche giorno fa - ha aggiunto Armao - tra fantasmagoriche dichiarazioni, v'era pure quella che la Presidenza avrebbe 'fatto', a giorni, una legge sulle imposte per le imprese nazionali operanti in Sicilia, volendo normare ciò che è già previsto dall'art. 37 dello Statuto. A Rai 1, solo domenica, si dava per certo di aver reperito, con una fantomatica spending review, addirittura un miliardo di euro (sic!)".

"Non resta che augurarsi - ha affermato ancora l'ex assessore - che il prodigioso amministratore mantenga anche la delega all'economia per risolvere tutti i problemi finanziari e non della Sicilia. Per quanto mi riguarda il lavoro a difesa dell'autonomia finanziaria della Sicilia è sotto gli occhi di tutti e procederò nelle sedi opportune contro la diffamazione ed altre contumelie, da chiunque esse provengano. Ma quel che è grave è che si cerchi di turlupinare i cittadini di fronte alla drammatica situazione finanziaria, e che puntualmente abbiamo rappresentato con il Ragioniere generale (anch'egli oggetto di strali), con affermazioni totalmente false".
"Da ultimo - ha concluso Armao - mi viene il sospetto che forse l'ex sindaco di Gela non dimentica che ero il legale di controparte nel giudizio su quell'elezione non priva di questioni che destarono non poche perplessità. La stessa elezione che il giornalismo d'inchiesta di Panorama oggi porta all'attenzione del Paese e sulla quale i cittadini si aspettano i dovuti chiarimenti".

Intanto, il segretario della Cisl Sicilia... - "Crocetta la smetta di perdere tempo nei salotti buoni della politica, in discussioni infinite con politici, partiti e movimenti vecchi e nuovi. Affronti subito le emergenze sociali, che non possono aspettare. Comprenda che la sbornia delle feste post-elettorali, è tempo che finisca". Non usa mezzi termini Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, che dal consiglio generale della Cisl di Messina lancia un messaggio al neo-presidente della Regione. "Crocetta - tuona il segretario - farebbe bene ad atterrare nella realtà dei nodi irrisolti dello sviluppo e del lavoro, per dare concretezza a quel patto di ricostruzione civile che ci aspettiamo prenda forma già nei prossimi giorni. Per questo gli abbiamo chiesto un segnale forte". Perché la Sicilia ha bisogno, immediatamente, di un piano finanziario annuale e triennale che cancelli clientele e sprechi e dia corpo al risanamento del bilancio regionale. Ha bisogno di politiche di incentivazione e marketing territoriale per attrarre investimenti, regionali ed extraregionali. E ha bisogno di nuove politiche sociali. "Crocetta - ripete Bernava - farebbe bene a non parlare solo con politici, partiti e movimenti".

La Cisl è pronta a costruire assieme un patto di emergenza ma "ci aspettiamo concretezza e non poesia e annunci". Il presidente apra subito il confronto, ripete Bernava, "discuta anche con il mondo del lavoro, delle imprese e con i sindaci, e convochi almeno due tavoli di impegno: quello sulla formazione professionale e gli sportelli multifunzionali, che sono i due grandi fronti che hanno messo in crisi la spesa regionale, e un altro contro le emergenze, come quella delle partecipate e delle controllate dei comuni".
E a proposito di partecipate e controllate, il segretario Cisl rimarca la "necessità di programmi lungimiranti, di ristrutturazione e riequilibrio finanziario". Questo, sostiene, vale per Messina che è nell’occhio del ciclone come per Catania, Palermo e per tutti i piccoli e grandi enti locali a rischio default.
Per il numero uno della Cisl regionale, la questione va affrontata assieme da Regione, Governo nazionale, enti locali e forze sociali, a un "tavolo ministeriale unificato"  in cui mettere a punto un accordo-quadro da collegare ai necessari piani di ristrutturazione. Perché solo riducendo i costi e producendo reddito, insiste, si possono salvare aziende, servizi e posti di lavoro. Ma a monte, aggiunge Bernava, serve la "collaborazione intensa, produttiva" tra governo regionale, governo nazionale, comuni e forze economiche e sociali.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, €conomiaSicilia.com]

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23 novembre 2012
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