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Ora è diventato avvocato

I mille volti di Ingroia: da Pm "partigiano" a politico "rivoluzionario", passando per incarichi istituzionali ma solo a parole...

11 ottobre 2013

Antonio Ingroia, ex pm antimafia partigiano, ex politico rivoluzionario (e sconfitto), ex figura istituzionale regionale (annunciata e mai resa reale), adesso indossa la toga da avvocato, sotto la quale può continuare a indossare i panni di leader di Azione Civile.
Dopo il rumoroso e mai ufficializzato commiato dalla magistratura, con il giuramento prestato questo ieri pomeriggio all'ordine in Cassazione, l'ex procuratore aggiunto di Palermo è a tutti gli effetti un avvocato. Veste più compatibile e coerente con la sua scelta di fare politica.
"Da un lato diventa definitiva la chiusura col mio passato di magistrato", dice, "dall'altro inizio un nuovo percorso, che non vuol dire passare dall'altro lato della barricata. I ruoli di magistrato e di avvocato sono complementari, entrambi si battono per la giustizia". Del resto, ragiona, è diritto di tutti avere una buona difesa, "non dai magistrati, ma dalle leggi che talvolta sono ingiuste". "Per coerenza con la mia storia - assicura - non difenderò mai mafiosi né corrotti". Si dedicherà piuttosto ai deboli e alle parti lese. Infatti la sua prima sfida sarà sull'immigrazione. "Assisteremo assieme a un pool di avvocati - annuncia lui stesso - una parte dei superstiti del naufragio di Lampedusa", indagati d'ufficio a Caltanissetta per immigrazione clandestina. L'obiettivo è portare davanti alla Consulta la Bossi-Fini e alla Corte europea per i Diritti dell'Uomo le condizioni in cui versano nei centri di assistenza quelli che sbarcano sulle coste italiane.

Se ha dovuto rinunciare a partecipare al processo Stato-mafia in qualità di difensore dell'associazione dei familiari dei Georgofili perché aveva assunto l'incarico ancora prima di poter esercitare la professione, con non poche polemiche dato che nello stesso procedimento era stato titolare delle indagini, l'ex pm (che si è saputo pochi giorni fa, è indagato a Caltanissetta per una fuga di notizie dopo un suo interrogatorio a Bernardo Provenzano, in seguito a un esposto del suo avvocato) in ogni caso non smetterà di occuparsi di Cosa Nostra. Assumerà, spiega, il patrocinio di parte civile, dei familiari dell' urologo Attilio Manca, che ha curato il padrino Provenzano. Manca è morto in circostanze che ai suoi parenti sembrano sospette, ma dopo dieci anni di indagini la procura di Viterbo ha archiviato il caso come suicidio in seguito all'assunzione di stupefacenti.

"Antonio Ingroia se non ci fosse bisognerebbe inventarlo"; il giuramento da avvocato "l'avrà anche letto, ma non deve averlo compreso pienamente". Cosi' l'Unione delle Camere penali sull'ex pm di Palermo che, dopo aver giurato come avvocato, ha dichiarato che non difenderà mai mafiosi e corrotti. Ingroia "si eserciterà come difensore in casi di furto di merendine, omessa custodia di animali, abigeato (ma non in Sicilia), esercizio abusivo dei mestieri girovaghi, per il resto nisba" ironizzano i penalisti, che attribuiscono all'ex toga "un tocco magico che rende chiare e semplici le cose complicate: da magistrato, per dare una mano a risolvere l'intricato nodo tra giustizia e politica, si è messo a fare i comizi con la toga ancora indosso e, visto che c'era, ha pure fondato un partito. Perse le elezioni, dopo aver addebitato il fallimento agli sfottò di Crozza, ha deciso, tanto per dare una mano alla immagine di imparzialità della magistratura, di tornare a fare il giudice, ma non ad Aosta, non sufficientemente cool (nonostante il clima) per un investigatore come lui. Poi è entrato rumorosamente nei ranghi dell'avvocatura, iniziando l'esercizio della professione prima ancora di prestare giuramento".

Infine, conclude la nota, "se ne esce con queste frasi amene, facendo comprendere meglio di qualsiasi manuale che l'ingresso dei magistrati nei ranghi dell'avvocatura non può essere automatico ma deve passare attraverso un esame che accerti la condivisione da parte dell'aspirante di quei principi di libertà, autonomia ed indipendenza senza i quali non si è avvocati".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

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11 ottobre 2013
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