ORA. Venerdì in piazza a Palermo davanti al Palazzo di Giustizia

Rifiutano il degrado della politica e non vogliono restare a guardare. Sono palermitani, alcuni anche d'adozione: liberi professionisti, imprenditori, precari, avvocati, studenti, insegnanti, lavoratori, immigrati.
Hanno tappezzato la città con un manifesto bianco ed una unica parola, di color arancione, ORA.
Si rivolgono ai palermitani e vogliono dire ai loro concittadini che il tempo di questa politica è scaduto e che bisogna intervenire ORA per non pregiudicare del tutto il loro futuro. Sono la generazione che ha vissuto le stragi di Capaci e di via d'Amelio e che non ha scordato il valore della Palermo democratica ed antimafiosa.
Per richiamare quella storia, da domani, nella piazza antistante il tribunale di Palermo, daranno vita ad una no stop di tre giorni - aperta a tutti i cittadini - per dare vita ad una nuova e credibile "dimensione della politica per il nostro Paese e per la nostra città" – si legge nell'invito che girerà su facebook.

Chiederanno – ORA - le dimissioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, travolto dagli scandali e screditato a livello internazionale. Chiederannmo, ORA, le dimissioni del Sindaco Cammarata – espressione di una classe politica incompetente e indecente - e, chiederanno, ORA, alle forze di opposizione l'indizione delle primarie per la candidatura a Sindaco di Palermo.
Vogliono ORA partecipare ed essere protagonisti di un cambiamento del Paese che ha nelle città italiane il suo vero banco di prova.

ORA
Ora è finito il tempo delle lamentele e delle proteste.
Ora tutti i palermitani devono tornare ad essere cittadini protagonisti. Il vecchio sistema politico nazionale, siciliano e palermitano è fallito, creando ingiustizie e sofferenza.
Ora è tempo di agire.
Da venerdì 23 settembre, e per tre giorni, incontriamoci, per mettere insieme competenze, esperienze, talenti e sensibilità diverse per costruire, democraticamente, una nuova dimensione della politica per il nostro Paese e per la nostra città.
Vediamoci davanti al Palazzo di Giustizia, luogo simbolo della coscienza dei palermitani.
Vogliamo liberare le nostre istituzioni da un personale politico incompetente e indecente che ha trasformato la cosa pubblica in affare privato.
Nessuno può più tirarsi indietro. Ora tocca a noi.

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