Orlando in vantaggio a Palermo
Seggi chiusi alle 15:00. E' in corso lo scrutinio per le amministrative siciliane
AGGIORNAMENTO PER PALERMO
Seggi chiusi. E' in corso lo scrutinio per le elezioni amministrative in Sicilia. A Palermo secondo le proiezioni dell'Istituto Piepoli per la Rai, Leoluca Orlando (Idv) è al 47,3%, Fabrizio Ferrandelli (centrosinistra) al 17,1%, Massimo Costa (Pdl-Udc) 13,4% e Alessandro Aricò (Fli-Api-Mpa) 7,9%. Percentuali simili secondo EMG per La7.
Festa per Orlando - Aria di festa nel comitato elettorale di Orlando. Applausi e urla hanno salutato le proiezioni. Tra gli uomini dello staff c'è grande fibrillazione: a ogni proiezione nel comitato è un tripudio.
"Fiducioso nel ballottaggio" - "Credo che i palermitani vogliono cambiare, siamo fiduciosi di arrivare al ballottaggio", ha detto Fabrizio Ferrandelli, candidato di Pd, Sel e una serie di liste a lui collegate commentando le prime proiezioni. "Credo di avere combattuto assieme alla mia squadra una giusta battaglia. Al ballottaggio si gioca un'altra partita che giocheremo con la stessa grinta".
"Abbiamo sbagliato candidati" - Severo l'ex ministro Ignazio La Russa (Pdl) al Tg3: "Abbiamo sbagliato i candidati non ho difficoltà ad ammetterlo. C'è la mania di cercarli con la faccia carina senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano mentre la gente vuol persone affidabili e per i palermitani è più affidabile Orlando".
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Alle ore 22, alla terza e ultima rilevazione domenicale sull'affluenza alle urne nei 147 comuni siciliani chiamati al rinnovo di sindaci e consigli, ha votato il 50,52% degli aventi diritto, pari a 945.530 elettori. Negli stessi comuni, alle precedenti elezioni, aveva votato il 55,88%.
Tre i capoluoghi di provincia coinvolti: a Palermo ha votato il 46,81% (53,68% nel 2007, -6,87), a Trapani il 47,31% (54,95%, -7,64) e ad Agrigento il 54,70% (58,40%, -3,7).
Il quadro in Sicilia - Questa l'affluenza negli altri 19 comuni nei quali si vota con il sistema proporzionale (tra parentesi il dato attuale e quello riferito alla tornata precedente): Sciacca (56,57%, 59,59%), Niscemi (51,96%, 56,60%), San Cataldo (42,45%, 48,25%), Aci Catena (56,74%, 54,03%), Caltagirone (50,97%, 56,50%), Misterbianco (52,13%, 60,81%), Palagonia (51,85%, 54,92%), Paternò (55,80%, 62,00%), Tremestieri Etneo (51,26%, 51,20%), Barcellona Pozzo di Gotto (57,95%, 63,84%), Villabate (50,45%, 56,16%), Pozzallo (50,92%, 55,35%), Scicli (54,48%, 57,86%), Avola (53,87%, 60,04%), Floridia (52,81%, 58,70%), Alcamo (58,61%, 65,49%), Castelvetrano (56,18%, 58,94%), Erice (49,56%, 56,12%,) e Marsala (55,15%, 59,33%).
Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Mazzarrone (Ct) con il 71,13%, quello con la più bassa, invece, Villarosa (En) con il 28,42%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 56,65%, quella con la più bassa Enna con il 43,20%. Il Comune con il maggiore incremento percentuale rispetto alle precedenti amministrative è Roccella Valdemone (Me) con un + 9,99%, quello il maggiore decremento Isnello (Pa), con un - 14,07%.
I seggi resteranno aperti anche oggi, lunedì 7 maggio, fino alle 15:00. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura. Sono complessivamente oltre 9 milioni e mezzo gli elettori chiamati a esprimersi in Italia per rinnovare i sindaci e i Consigli comunali. In totale sono 769 i comuni chiamati al voto nelle regioni a statuto ordinario, di cui 134 con più di 15 mila abitanti (i cosiddetti comuni superiori) e 635 con un numero di abitanti che non raggiunge questa soglia. Complessivamente nelle regioni a statuto ordinario gli elettori saranno 7.198,326, divisi in 8.654 sezioni elettorali.
In Sicilia si vota in 147 comuni (circa 2 milioni e 300 mila gli elettori, con 34 comuni superiori e tre capoluogo di provincia, Agrigento, Palermo e Trapani). I candidati alla poltrona di sindaco sono 459, tra cui 52 donne e 59 uscenti. I consiglieri comunali da eleggere sono 2.387 con 14.749 candidati (divisi in 741 liste), di cui 4.600 donne. Le sezioni elettorali costituite sono 2.071. Si vota anche in 8 circoscrizioni a Palermo e in quelle di Nicosia (Villadoro), Villarosa (Villapriolo), Lipari (Vulcano, Panarea, Stromboli e Filicudi-Alicudi).
La situazione a Palermo - Affluenza in picchiata: alle 22 di ieri a Palermo aveva votato il 46,81 per cento degli aventi diritto contro il 53,68 per cento rilevato alla stessa ora nel 2007.
E' giallo nel seggio palermitano di Cardillo, dove ieri sera un'elettrice ha trovato la sua scheda per il rinnovo del consiglio di circoscrizione già votata. La donna avrebbe avuto consegnata una scheda chiusa e con la "x" già apposta sul simbolo e il nome del candidato indicato. Al seggio è così intervenuta la Digos, che su richiesta di alcuni rappresentanti di lista ha effettuato il conteggio delle schede non ancora utilizzate riscontrandole con gli elenchi degli elettori: mancherebbero all'appello 25 schede per sindaco e consiglio comunale e due schede per il consiglio di circoscrizione. Il seggio è rimasto comunque aperto ma la polizia ha acquisito tutti gli elementi utili per indagare una volta chiuse le urne.
Ma a Palermo erano state decine le segnalazioni di anomalie arrivate ai vigili urbani e alla polizia: dai volantini distribuiti davanti al seggio di via Caltanissetta alle bandiere elettorali sugli alberi di piazza Magione. E ancora la segnalazione di candidati che facevano propaganda dentro il seggio della scuola san Domenico Savio di viale Resurrezione. Il commissario della polizia municipale Ignazio Agati - che gestisce la task force di agenti che via Dogali ha messo in campo per le elezioni - assicura che non ci sono irregolarità significative: "Finora è andato tutto abbastanza bene. Abbiamo destinato due pattuglie al controllo sulle affissioni di manifesti nei pressi dei seggi e altrettante alla vigilanza contro il volantinaggio davanti alle scuole", ha detto. La polizia ha multato con una decina di sanzioni amministrative diversi collaboratori di candidati che effettuavano propaganda ai seggi.
Per i candidati quella di ieri è stata una giornata di attesa. Massimo Costa ha votato per primo alle 9,30 a Borgo Nuovo. Dopo il voto, il candidato di Pdl, Grande Sud e Udc è andato a messa. Poi si è riposato in famiglia. Fabrizio Ferrandelli ha votato alle 11,30 a piazza Vittorio Emanuele Orlando insieme con la moglie Claudia. Poi ha trascorso la giornata a passeggio per la città: "Ma senza un itinerario preciso". Leoluca Orlando invece non si è fermato: insieme con il suo staff, primo fra tutti il senatore Fabio Giambrone, ha battuto ancora i quartieri: Borgo Vecchio, Cep, Zen, Sant'Erasmo, Danisinni, piazza Ingastone. Alessandro Aricò, candidato del Terzo Polo, nel pomeriggio ha incontrato gli elettori al Foro Italico, mentre Marianna Caronia si è divisa tra famiglia e seggi. Oggi i candidati attenderanno i risultati nei comitati elettorali. Tutti tranne Ferrandelli che invece si sposterà con il suo staff al Teatro Zappalà.
Il "caso Sgarbi" non è chiuso! - "Il voto dato dagli elettori di Cefalù a Vittorio Sgarbi è e sarà valido. La legge stabilisce che l'incandidabilità diventa tale solo con provvedimento definitivo, definizione, questa, che non si presta ad alcuna interpretazione". Lo ha detto lo stesso critico d'arte, che ha invitato gli organi di polizia "a verificare se corrispondono al vero le notizie che giungono in queste ore secondo cui soggetti ignoti, innanzi ai seggi elettorali di Cefalù, inviterebbero gli elettori a non votare Sgarbi".
"Il decreto di incandidabilità della Corte d'appello di Palermo - ha aggiunto - sarà impugnato innanzi alla Corte di Cassazione. Così come sarà impugnato innanzi al Tar il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Salemi. Sono ascrivibili alla pura propaganda politica le notizie infondate, fuorvianti e volutamente ambigue - ha concluso - diffuse da blog e siti web riconducibili a gruppi politici di destra e di sinistra, e persino dai tg del servizio pubblico. I legali stano valutando un'azione di tutela".
E proprio sulla candidabilità di Vittorio Sgarbi, confermata dalla Commissione elettorale, l'ufficio stampa dell'ex sindaco di Salemi, per completezza d'informazione ha voluto precisare quanto segue: "Vittorio Sgarbi è stato dichiarato candidabile dalla Commissione elettorale per le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio a Cefalù, e pertanto a tutti gli effetti eleggibile. Qualunque condizione di impedimento successiva ai termini di legge per la candidatura a sindaco, decade. E' peraltro ininfluente che Sgarbi sia dichiarato incandidabile dopo l'otto maggio o in qualunque altra data. La materia del contendere, infatti, non è l'ineleggibilità ma la candidabilità; e questa - è bene ribadirlo - è stata confermata dalla Commissione elettorale".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]