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Orlando pronto a dichiarare "guerra" al governo nazionale

Niente cassa integrazione per gli operai Gesip, pronti allo scontro contro tutti, compreso il sindaco

19 ottobre 2012

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è pronto a scendere in piazza insieme agli operai della Gesip e a dichiarare "guerra" ai governi nazionale e regionale, se non sarà concessa loro la cassa integrazione in deroga.
L'annuncio è arrivato, dopo le proteste di ieri - alcuni operai che sono saliti sul tetto della sede della Presidenza della Regione - durante una riunione con gli operai, convocata questa mattina da Orlando al PalaUditore, blindato da camionette dei carabinieri e agenti in assetto antisommossa.

Dopo l'accesa assemblea, gli operai della Gesip sono scesi in strada e hanno bloccato il traffico in viale Regione Siciliana, mentre un gruppo di loro si è diretto a Palazzo d'Orleans. Per i dipendenti della società partecipata dal Comune in liquidazione il futuro resta buio e senza certezze nemmeno sul paracadute della cassa integrazione che sembra arenate tra l'assenza di risorse e la norma che vieta il ricorso agli ammortizzatori sociali nelle società pubbliche.
"I dipendenti di enti e società a totale partecipazione pubblica sono esclusi dalla cassa integrazione in deroga", dunque anche gli operai della Gesip. Il principio è stato messo per iscritto in un verbale di intesa stilato al termine della riunione di tre giorni fa tra il direttore generale del dipartimento lavoro della Regione Anna Rosa Corsello e i rappresentanti di Confindustria, Cigl, Cisl, Uil, Legacoop, Confcooperative e Cna. Dal verbale emerge anche che le somme vanno liquidate in ordine cronologico. A disposizione ci sono 50 milioni, fondi insufficienti a coprire tutte le istanze istruite da aziende private, per le quali bisognerebbe reperire altri 99 mln. La Gesip, dunque, in ogni caso dovrebbe mettersi in coda, avendo presentato la richiesta il 20 settembre.
Durante l'incontro di stamane tra il sindaco e i lavoratori, alcuni operai della Gesip hanno contestato Orlando e hanno invocato le sue dimissioni. Il sindaco ha ribattuto dicendo di essere pronto a scendere in piazza al loro fianco. "Ieri - ha riferito Orlando ai lavoratori - ho incontrato il ministro Cancellieri e ho avuto la conferma della disponibilità del governo ad aumentare di 15 milioni il fondo da 50 milioni di euro previsto per coprire la cassa integrazione, per un totale di 65 milioni. Ma rimane la questione dell'esclusione delle aziende partecipate dalla cassa integrazione. Il ministero del Lavoro - ha sostenuto Orlando - mi ha confermato che non è un problema, ma riguarda la Regione e i sindacati. A questo punto mi domando perché martedì scorso c'è stato un incontro a Palermo nel quale si è confermato che si escludono le partecipate? Io di faccia ne ho sempre avuta, vorrei che gli altri potessero dire lo stesso".

Mentre la platea di operai rumoreggiava, Orlando ha continuato: "Io ho una faccia - ha proseguito - ma a che gioco giocano quelli che firmano queste carte? Entro la prossima settimana bisogna chiudere l'accordo nazionale a Roma per l'aumento dei fondi e l'accordo regionale a Palermo che conferma che la Gesip può riceve i soldi.  Se ciò non dovesse accadere - ha assicurato il sindaco - mercoledì protesterò al vostro fianco contro il governo nazionale e regionale".
Non appena Orlando ha lasciato il PalaUditore, gli operai hanno invaso via Leonardo Da Vinci, arteria strategica sullo snodo della circonvallazione, e hanno bloccato il traffico.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Repubblica/Palermo.it]

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19 ottobre 2012
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