PACS e matrimoni gay. Al di la delle posizioni politiche, cosa ne pensano gli italiani?
Dopo il vespaio di polemiche scatenato dalle dichiarazioni di Prodi...
Pacs, favorevoli due italiani su tre. Netto "no" invece ai matrimoni gay
di Roberto Biorcio e Fabio Bordignon (la Repubblica)
La ferma presa di posizione dell'Osservatore Romano, in seguito alle dichiarazioni del leader del centrosinistra Romano Prodi, ha riportato prepotentemente al centro del dibattito politico il tema del cosiddetto patto civile di solidarietà (PACS).
L'opinione pubblica italiana si mostra, in generale, favorevole: due persone su tre si dicono d'accordo sulla possibilità di estendere ai conviventi parte dei diritti finora riservati alle coppie sposate. Il giudizio è diverso, tuttavia, e in certa misura indipendente, sulla questione delle unioni omosessuali. E' quanto emerge da un'indagine dell'Atlante Politico Demos-Eurisko, che ha sondato, per La Repubblica, le opinioni di un ampio campione di cittadini.
Gli italiani sembrano esprimere, in linea generale, grande disponibilità verso una norma che, sulla scia del Pacs francese, estenda ai legami di convivenza - qualora formalizzati - parte delle garanzie e dei diritti rimasti, fino ad oggi, una prerogativa del vincolo matrimoniale. Una porzione consistente (e crescente) della popolazione (il 64%) si schiera a favore di un provvedimento di questa natura. Si tratta di una opinione diffusa, in particolar modo, nei settori più giovani e istruiti della popolazione (raggiunge l'80% tra i laureati), e, in generale, fra gli elettori del centro-sinistra (73%, con una punta dell'87% presso l'elettorato di Rifondazione Comunista).
L'orientamento favorevole al riconoscimento dei diritti delle persone conviventi appare però molto diffuso in tutti i settori della popolazione. Esso risulta maggioritario anche tra chi si colloca politicamente nel centrodestra (55%), così come tra i cattolici praticanti (51%, tra chi va in chiesa tutte le settimane o quasi).
Se l'attenzione si sposta sul nodo delle coppie omosessuali, però, emergono opinioni molto diverse.
Pacs e matrimonio gay, in questo caso, appaiono (agli occhi dell'opinione pubblica) prospettive quasi sovrapposte, che vengono rifiutate da due intervistati su tre. Appena il 31% del campione interpellato ritiene che l'accesso a unioni di questo tipo dovrebbe essere garantita a persone dello stesso sesso. Su questa valutazione sembra pesare, in modo evidente, il basso livello di informazione esistente sul tema, che porta molti intervistati a confondere l'allargamento del patto agli omosessuali con l'istituzione, in Italia, del matrimonio gay.
Basti osservare, a questo proposito, come la percentuale di favorevoli all'introduzione del matrimonio omosessuale si attesti su livelli appena inferiori a quello osservato per il patto civile di solidarietà (29%). Proprio su tale confusione sembrano fare leva gli oppositori del Pacs, che, non a caso, in settimana, hanno accostato, a più riprese, le posizioni di Prodi a quelle del premier spagnolo Zapatero.
Nota metodologica
I dati sono stati rilevati nell'ambito del 4° Atlante Politico Demos-Eurisko, di prossima pubblicazione. Il sondaggio è stato effettuato, nei giorni 13-15 settembre 2005, da Eurisko su incarico del Gruppo L'Espresso. Le interviste sono state condotte con il metodo CATI su un campione di 1542 persone, rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni. Demos & Pi ha svolto la redazione del questionario e l'analisi dei dati. L'Atlante politico è curato da Ilvo Diamanti, insieme a Fabio Bordignon, Roberto Biorcio e, per Eurisko, Rosalba Rattalino. Documento completo su www.agcom.it.