Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Palermo annega tra i rifiuti e nelle notti brucia

Ancora grave l'emergenza nel capoluogo siciliano. Dal Prefetto un "no" all'intervento dell'esercito

26 aprile 2013

Quella trascorsa per Palermo è stata l’ennesima notte di fuoco a causa dei roghi dei cassonetti. Sono stati 31 gli interventi dei vigili del fuoco in diverse zone del capoluogo, mentre sono ancora decine le tonnellate di spazzatura nelle strade. Drammatica la situazione nei quartiere di  Borgo Vecchio, Bonagia e Falsomiele.
L'Amia, con i mezzi del Coime, dell'Amg e dell'Amap non riesce a smaltire l'arretrato. Da più parti si chiede l'intervento dell'esercito come successo già nelle precedenti situazione di emergenza. Mario Serio
, uno dei curatori fallimentari dell’Amia nominati dal tribunale, ne ha chiesto direttamente l’intervento al prefetto Umberto Postiglione. Un intervento chiesto con forza pure dal presidente regionale di Legambiente Mimmo Fontana. Ma il prefetto ha detto di no: "L'esercito non verrà ultizzato. Non ha i mezzi per occuparsi di questa situazione. Ha in dotazione delle ruspe, ma non macchine per il trasporto dei rifiuti", ha detto Postiglione.

Per il prefetto, la palla adesso passa alla Regione: "Il Governo ha dato la possibilità di rinnovare lo stato di emergenza per la città. La Regione dovrà nominare un commissario al quale saranno dati poteri e mi auguro adeguate risorse per fronteggiare l’emergenza. Ma si tratta pur sempre di rimedi temporanei. Occorrono misure che diano una risoluzione il più possibile definitiva. L’origine dell’emergenza rifiuti - ha aggiunto Postiglione - è nella riforma del settore dei rifiuti". Marginali le competenze che ha in suo possesso: "E’ bello sentire l’attaccamento della gente alla figura del Prefetto ma noi non abbiamo le competenze tecniche per gestire l’emergenza rifiuti. Possiamo solo cercare di mediare fra le parti. Nella nostra amata Palermo - ha concluso - rischiano di materializzarsi le stesse scene già viste a Napoli nella fase più acuta dell’emergenza".
Mercoledì il Consiglio dei ministri ha dichiarato la prosecuzione dello stato di emergenza per Palermo: adesso la Regione dovrà nominare un commissario.

Purtroppo, il rischio di un'emergenza rifiuti esiste anche in alcuni comuni della provincia di Palermo dopo la "quasi" chiusura per morosità della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea (Me), che rimarrà aperta solo per altri due giorni. Il caso riguarda i 16 comuni, tra cui Termini Imerese e Cefalù, gestiti dall'Ato Palermo 5.

La società d'ambito non è riuscita a pagare alla gestione della discarica una fattura di oltre 2,5 milioni perché alcune amministrazioni locali non hanno versato la loro quota. I comuni non hanno le risorse necessarie e per questo hanno chiesto alla Regione anticipazioni per saldare una parte del costo del servizio.
Il blocco della raccolta ha indotto alcuni sindaci a lanciare un appello perchè i cittadini riducano la quantità dei rifiuti conferiti. Il servizio di raccolta, che era stato già sospeso, è stato ripreso ieri pomeriggio quando Pino Innocenti, presidente di Tirreno Ambiente che gestisce la discarica, ha comunicato di avere concesso una proroga di due giorni.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

26 aprile 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia