Palermo, città delle fughe d'amore
Nel capoluogo siciliano si contano circa 300 'fuitine'' all'anno. Ma le cose non sono più quelle di una volta
La Sicilia continua ad essere la Terra delle fughe d'amore e Palermo ne è la 'capitale': in un anno si registrano circa 300 fuitine.
Il dato tanto particolareggiato è stato diffuso da padre Antonio Garau, parroco della chiesa di Maria Santissima del Carmelo, a piazza Scaffa, preoccuopato più che altro dal fenomeno degli aborti clandestini.
"Spesso - ha spiegato Lucia Bonaccorso, volontaria che segue vicende di questo tipo nel quertiere Zisa - non si tratta più nemmeno di ragazze che fuggono per coronare il sogno d'amore con un fidanzato che non piace ai genitori e neppure si organizza la fuitina per evitare le spese matrimoniali, come avveniva in passato. Si fa e basta, senza pensarci troppo, con una leggerezza scellerata che è sintomo di immaturità".
Ma la fuitina è ancora sintomo di degrado sociale. "Queste ragazzine non hanno aspirazioni - aggiunge Marina Valenza, operatrice psicopedagogica dell'Osservatorio contro la dispersione - la fuitina rappresenta il rimedio alla noia, al vuoto esistenziale. C'è un abisso fra la loro vita e i modelli patinati proposti dalla tv. E allora scappano per inseguire un sogno impossibile".
Come nel caso di una quattordicenne che dopo essere fuggita con un ragazzo ha detto alle insegnanti: "Non mi sposo, io convivo perchè così fanno le attrici".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it]