Palermo consigliata da Dolce & Gabbana
Sul sito ufficiale dei due stilisti le dieci ragioni per visitare Palermo, "il cuore pulsante della Sicilia"
[Articolo di Giada Lo Porto - Repubblica/Palermo.it] - La freccia di Cupido vola tra le vie di Palermo e colpisce Domenico Dolce e Stefano Gabbana, alle prese con il loro evento di alta moda che per quattro giorni ha vestito a festa le piazze e le ville della città. In realtà il dio dell'amore, armato di arco e frecce, lavorava da mesi, da quando i due stilisti giravano tra le bancarelle del Capo il nuovo spot pubblicitario per la campagna dedicata ai millennials, tra pesce, frutta, street food e sorrisi. E così Mimì e Stefano, a riflettori spenti, si trasformano in guide d'eccellenza fornendo sul proprio sito ufficiale le dieci ragioni per visitare Palermo, definita "il cuore pulsante della Sicilia".
Al primo posto la Cattedrale con l'altare in argento dorato dedicato a Santa Rosalia e l'architettura moresca.
Medaglia d'argento ai mercati rionali, dalla Vucciria al mercato del Capo, a quello di Ballarò definito da i due stilisti "un paradiso per chi vuole comprare qualcosa da mangiare per strada, ma ospita anche un gran numero di venditori di vestiti, rendendo irrinunciabile lo shopping d'abiti vintage".
Terzo posto per i mosaici della Cappella Palatina e della cattedrale di Monreale, finiti non a caso, sugli abiti della nuova collezione di Alta Sartoria griffata D&G.
Seguono l'Opera dei Pupi con il consiglio di visitare, a Palermo, la collezione più ricca al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, e i Quattro Canti anche detti l'Ottagono del Sole. Da qui - dicono - è d'obbligo una deviazione a Piazza Pretoria, dominata dalla fontana da cui prende il nome e dalla chiesa di San Giuseppe dei Teatini, uno dei più notevoli esempi del barocco siciliano a Palermo.
Sesta posizione per caponata, pasta alla Norma, sincrone, cannoli e cassate (anche quelle finite immancabilmente su stoffe pregiate) e tutto il patrimonio gastronomico della Sicilia che - quasi da solo - è già motivo sufficiente per visitare la regione.
Poi si passa ai giardini come l'Orto Botanico e la Real tenuta della Favorita, che ospita la leggendaria Palazzina (o Casina) Cinese.
Quando si visita Palermo non si può fare a meno di percorrere l'importante itinerario storico-architettonico, che comprende il Palazzo Reale con la Cappella Palatina, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, la chiesa di San Cataldo, la Cattedrale di Palermo, il Palazzo della Zisa, il Ponte dell'Ammiraglio, la Cattedrale di Cefalù e quella di Monreale. L'ottavo posto, insomma, è per l'itinerario arabo-normanno consacrato dall'Unesco.
Nell'elenco c'è anche la Riserva dello Zingaro, che con Palermo in realtà c'entra poco. Ma in fondo è ad appena un'ora e mezza di strada dal capoluogo.
Al decimo posto il Teatro Massimo, il terzo più grande teatro lirico d'Europa. Piccola chicca: le scene finali del film Il Padrino-Parte III sono state girate in questo teatro.
Una sola visita per la Sicilia non è sufficiente, ma quando vi ci trovate assicuratevi di iniziare da Palermo. Parola di Dolce e Gabbana.