Palermo è la seconda città più cara d'Italia. A ottobre più 2,6 %, mezzo punto oltre la media nazionale
Palermo è risultata la seconda città più cara d'Italia. A superare il Capoluogo siciliano solo Campobasso: a Palermo l'inflazione, a ottobre, è aumentata del 2,6 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre l'indice nazionale dei prezzi al consumo si è attestato sul 2,1 per cento.
Costano di più i prodotti alimentari, in salita del 3,7 per cento, la casa, l'acqua e l'energia elettrica, in crescita del 7,3 per cento, ma soprattutto la benzina, che nell'ultimo anno è aumentata del 6,9 per cento.
Il Comune ha perciò lanciato un'altra iniziativa - in tutto quattordici quelle varate dall'amministrazione Cammarata dal 2003 a oggi - per combattere il carovita.
Questa volta a scendere in campo sono stati i grossisti del mercato ortofrutticolo, che negli ultimi mesi hanno visto calare gli incassi del 30 per cento e che hanno invitato i cittadini a fare la spesa al mercato di via Montepellegrino, da anni aperto al pubblico dalle 9 alle 11. Inoltre, da qualche giorno, con la campagna ''Sabato al mercato'', lo ''Scaro'' offre confezioni di frutta e verdura familiari da due o tre chili, più piccole di quelle destinate ai punti vendita. ''Speriamo così di esercitare una funzione di calmiere dei prezzi - ha spiegato l'assessore ai Mercati, Francesco Mineo - e dare un'opportunità concreta alle famiglie che hanno visto abbassare il loro potere d'acquisto''.
I consumatori dovrebbero risparmiare almeno sul ricarico, in media del 30 per cento, che effettuano i dettaglianti. ''A patto che tutti osservino e non superino i prezzi rilevati giornalmente al mercato, i cosiddetti mercuriali - ha sottolineato Lillo Vizzini, presidente regionale di Federconsumatori - ecco perché assieme all'Adiconsum abbiamo proposto un monitoraggio costante dei prezzi''.
Da questa settimana i commissionari del mercato ortofrutticolo faranno una rilevazione per ciascun prodotto e ne indicheranno le quantità minime di ogni confezione. Il ''borsino dei prezzi'' sarà esteso anche ai mercati rionali, storici e alla grande distribuzione. E dalla prossima settimana i prezzi saranno diffusi, attraverso gli organi d'informazione, ai cittadini. In vista del Natale, poi, sarà elaborato un paniere di quindici prodotti scontati.
Non si è rivelata un successo, invece, la precedente iniziativa del Comune contro il carovita: ''Palermo a tutto gas'', che offriva in 75 officine sconti per installare impianti gpl nell'auto. ''Un flop - ha commentato Rosario Mancino, presidente provinciale dell'Aira, gli autoripatatori della Cna - perché la maggior parte degli installatori non si è voluta sobbarcare lo sconto del 15 per cento sugli impianti. Il Comune metteva solo i soldi per la pubblicità''. Bilancio positivo per la campagna contro il caro scuola, rilanciata dall'assessore alle Attività produttive Felice Bruscia e appena conclusa. ''Abbiamo scontato anche zaini e accessori griffati - spiega Carmelo Arone, presidente dei cartolai Confesercenti - l'anno prossimo vogliamo partire prima e allargare l'iniziativa alle cartolerie della provincia''.