Palermo è sede di un nuovo Centro sperimentale di cinematografia
Ai Cantieri Culturali alla Zisa inaugurata la Scuola Nazionale del Documentario
E' stato inaugurato ieri mattina il nuovo Centro sperimentale di cinematografia diretta da Francesco Alberoni, realizzato in tre capannoni restaurati all'interno delle ex Officine Ducrot nei Cantieri Culturali alla Zisa. L'inaugurazione della Scuola ha avuto come testimonial d'eccezione l'attore Giancarlo Giannini. Presenti Antonello Antinoro, assessore regionale ai Beni culturali, Mario Milone, assessore comunale all'Urbanistica, Romeo Palma, dirigente generale del Dipartimento regionale Beni culturali, Alessandro Rais, presidente della Sicilia film commission, Francesco Alberoni, presidente della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia, Marcello Foti, Bartolomeo Corsini e Antonino Buttitta, che del Centro sperimentale sono, rispettivamente, direttore generale, direttore regionale e direttore didattico per la Sicilia.
La scuola, che sarà attiva da gennaio prossimo, dal 10 al 14 dicembre ospiterà la terza edizione degli Stati generali del documentario, curata e organizzata da Sicilia Film Commission.
"La sede siciliana ha come missione istituzionale - ha detto Alberoni - quella di preparare e formare giovani 'filmaker' in grado di operare in termini di eccellenza nel campo della cinematografia ma con una particolare specializzazione nel settore del documentario e della docu-fiction storico-artistica".
Il progetto, nato da un accordo tra il Centro Sperimentale di Cinematografia Nazionale, la Regione siciliana e il Comune di Palermo, è stato realizzato dall'assessorato regionale ai Beni culturali che ha stanziato nove milioni di euro (fondi europei del Por Sicilia 2000-2006) per la ristrutturazione di tre plessi dei Cantieri alla Zisa (quasi 5 mila metri quadrati).
I padiglioni, che ospiteranno un dipartimento documentario, un laboratorio sperimentale e un archivio regionale, sono stati rimessi a nuovo dal Comune di Palermo (assessorato all'Urbanistica) in base a un protocollo d'intesa stipulato circa sette anni fa con Regione e Fondazione Nazionale del Cinema. Questo accordo, infatti, ha attribuito al comune di Palermo il compito di realizzare le strutture e alla Regione, insieme con la Scuola Nazionale del Cinema, il compito di avviare le attività didattiche.
I tre plessi - Il capannone 6 comprende due aule per l'attività didattica, un teatro di posa per riprese cinematografiche, una sala visione, una sala cinematografica per la proiezione di pellicole 16 e 35 millimetri, un laboratorio fotografico, un'aula di informatica, un'aula magna e una caffetteria, oltre a servizi e spazi per uffici. Peculiarità principale è la corte interna: una sorta di piazza con una copertura di tipo vetro-metallico a forma piramidale, completamente trasparente. Lo spazio interno è una rivisitazione in chiave moderna del giardino arabo.
Nel padiglione 16 sono state realizzate una sala cinematografica con 480 posti e una sala multimediale. I materiali sottolineano, dal punto di vista architettonico, i profili tecnologici dell'intervento: l'allestimento della sala proiezioni è scandito da travi in acciaio a vista; le pareti interne sono rivestite, fino a una certa altezza, da pannelli fonoassorbenti; anche le apparecchiature per la diffusione acustica sono a vista, in tipico stile high tech. Infine, il capannone 15 contiene otto ambienti destinati a botteghe artigiane impegnate in attività connesse a quelle della scuola. I locali sono idonei anche alla realizzazione di laboratori di varia natura: sartoriali, di pittura, disegno, ceramica o scultura. Tutti i padiglioni sono dotati di impianti idrico, fognario e di sicurezza.
FONDAZIONE CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia è la più importante Istituzione italiana di insegnamento, ricerca e sperimentazione nel campo della cinematografia, intesa nel suo senso più ampio: film, documentario, fiction, animazione. Fra le sue finalità vi sono lo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica e audiovisiva a livello d'eccellenza attraverso due distinti settori della Fondazione stessa: Scuola Nazionale di Cinema e Cineteca Nazionale.
La Scuola Nazionale di Cinema, che ha la sede principale a Roma e sedi distaccate in Piemonte, Lombardia e adesso anche in Sicilia, si pone come missione lo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica ai massimi livelli, per mezzo della ricerca, della sperimentazione, della produzione e dell'attività didattica. Costituisce un incubatore culturale dove confluiscono tutti i tipi di operatori nel campo della cinematografia: produttori, registi, fotografi, sceneggiatori, scenografi, attori, montatori, musicisti e tecnici del suono oltre a esperti della cinematografia digitale, docenti, studenti e studiosi di tutto il mondo.
La Cineteca Nazionale conserva il patrimonio filmico italiano (circa 80.000 film di cui 2000 disponibili per la diffusione culturale) e si occupa della conservazione, l'incremento e il restauro delle opere. Svolge inoltre, in Italia e all'estero, un ruolo di valorizzazione e promozione di tale patrimonio culturale, anche mediante convenzioni con enti, istituzioni e associazioni culturali, scuole e università.
La nuova sede Siciliana - La nuova sede siciliana ha come missione istituzionale quella di preparare e formare giovani filmmaker in grado di operare, in termini di eccellenza, nel campo della cinematografia ma con una particolare specializzazione nel settore del Documentario e della Docu-Fiction storico artistica. Il Centro sperimentale di cinematografia ha scelto di concentrare la propria attività e le proprie energie in questo settore per tre motivi: 1) L'Italia ha un enorme patrimonio artistico ed una storia millenaria ma non l'ha mai raccontata né in forma letteraria, né in forma cinematografica come invece hanno fatto altri Paesi quali Francia e Gran Bretagna. Può farlo se si organizza esplicitamente allo scopo. 2) La Sicilia, oltre ad avere un patrimonio artistico straordinario con una immensa stratificazione culturale, si trova al centro del Mediterraneo e appare dunque la Sede più idonea ad essere il motore di una iniziativa cinematografica volta a documentare e raccontare la storia e l'arte dei popoli e degli stati che vi gravitano attorno. 3) Il Cinema italiano, inoltre, ha un passato glorioso e resta di altissima qualità, ma oggi si trova in difficoltà per la concorrenza internazionale dominata dalla produzione di lingua anglosassone. La specializzazione e la creazione di una idonea struttura produttiva, possono però permettere di occupare nuovi settori nel mercato mondiale. E' il caso della Docu-Fiction. Palermo potrebbe perciò diventare un importante polo creativo e produttivo.
E' in questa direzione che il Centro sperimentale di cinematografia ha concepito e dato forma ad un progetto didattico incentrato su un'idea originale di cinema documentario e docu-fiction storico-artistica che si estende all'intera area mediterranea mediante studi, ricerche, accordi di produzione, coproduzione e distribuzione avvalendosi anche della CSC Production. Tutto questo con un rigore epistemologico che si declina in tutte le potenzialità espressive, spettacolari e comunicative specifiche del mezzo cinematografico. La Scuola si rivolge, dunque, a giovani con solide basi culturali nel campo storico e artistico, che abbiano già maturato conoscenze ed esperienze nell'ambito audiovisivo e dato prova delle proprie capacità.
Il percorso formativo è strutturato in moduli che comprendono: materie cinematografiche, generali e specifiche, ed insegnamenti umanistici finalizzati alla cinematografia. Il corso si sviluppa nell'arco di un triennio ed è riservato ad allievi provenienti da ogni parte del mondo. Il primo e il secondo anno sono dedicati allo studio con maestri del cinema-documentario e con professori delle materie storiche, artistiche e musicali. Il terzo anno è dedicato completamente alle attività pratiche, alle produzioni di documentari "classici" e "docu-fiction", rivolte al mercato, commissionate da Istituzioni, strutture pubbliche e/o soggetti privati.
La Scuola si avvale di qualificati docenti provenienti dal mondo del Cinema, dell'Università e della Ricerca, tra i quali Milly Buonanno, Antonino Buttitta, Giovanni Oppedisano, Rubino Rubini, Tommaso Strinati. Nel corso del triennio saranno organizzati incontri e seminari con personalità del mondo artistico, professionale e imprenditoriale per favorire una comunicazione di conoscenze ed esperienze, la più ampia possibile, della "realtà" nella quale i futuri cineasti si troveranno ad operare.
La finalità ultima della Sede Sicilia di Cinema Documentario Storico e Artistico è di stimolare la nascita di un Centro di Produzione radicato nel territorio e proiettato nel futuro, che evolva in una Industria Cinematografica Documentaristica - vera e propria Fabbrica dell'Immaginario - in grado di raggiungere rapidamente una posizione leader nei mercati nazionali e internazionali di riferimento.