Palermo e Vienna si uniscono sotto il segno della cultura
A dicembre la mostra ''Nobiles Officinae'', che toccherà Palermo, Siracusa e la Capitale austriaca
In Austria vengono custoditi gelosamente il Mantello di Ruggero II, la spada e i guanti, divenuti insegne del Sacro Romano Impero. Ma per statuto, il mantello di Ruggero non può uscire da Vienna, per questo in Sicilia verrà inviata solo la sua fodera. La mostra, proposta direttamente dal Dipartimento dei Beni Culturali, finanziata con i fondi di Agenda 2000, esplorerà la produzione dei manufatti tessili e di altri oggetti provenienti dagli opifici reali di Palermo durante i secoli XII e XIII, dal 1133-34, anno di esecuzione del Manto di Ruggero fino alla chiusura
dell' Ergasterion.
Si tratta di un capitolo della storia dell' arte che si lega ad uno dei momenti più felici della Sicilia durante il quale vennero realizzati monumenti come la Cappella Palatina, custodita all' interno di Palazzo dei Normanni, la Martorana (dove è rappresentata l' incoronazione di Ruggero II), le Cattedrali di Cefalù e di Monreale e alcuni castelli. Frutto di un disegno scientifico maturato in anni di ricerche che hanno portato, nel 1997 e nel '99 all' apertura minimale del Sarcofago di Federico II. La mostra rievocherà i ''Castelli del Re'' all'interno dei quali si contemplavano quei capolavori di arte applicata, provenienti dai laboratori di corte che rappresentano, così come gli edifici stessi, le più alte testimonianze del patrimonio artistico e culturale della Sicilia.
Nel percorso espositivo verranno presentati tessuti, oreficerie, avori, cristalli di rocca, provenienti dal Louvre di Parigi, dal Metropolitan Museum di New York, dal British Museum e dal Victoria and Albert Museum di Londra, dall' Hermitage di Leningrado ed, infine, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, partner dell’iniziativa assieme all'Istituto Centrale per il restauro di Roma.
Fonte: Siciliatravel