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Palermo: modello per l'uscita dalla crisi degli Stati

Secondo Benjamin Barber il destino del Pianeta poggia anche sulle spalle del Capoluogo siciliano

14 maggio 2014

Benjamin Barber, docente universitario, consulente dei presidenti degli Stati Uniti, di governi e di organizzazioni internazionali, e promotore della Teoria della Interdipendenza, sostiene che Palermo è tra le dieci città del mondo indicate come modello per l’uscita dalla crisi degli Stati.
Non avete capito male, è proprio così, altrimenti il sindaco di Palermo non avrebbe esultato e postato un tweet per farlo sapere a tutti. Benjamin Barber è giunto a queste conclusioni dopo avere studiato come vanno le cose un poco ovunque sia nella governance degli stati e delle città. Ne ha tratto la convinzione che per gli stati ci sarebbe poco da fare, non se ne escono dal tunnel, mentre le città hanno qualche speranza. Quali? Non tutte le esperienze dei sindaci sono uguali, ragiona lo studioso statunitense. Quelle che possono aspirare ad un futuro rosa sono soprattutto dieci: Londra, Stoccarda, Palermo, Delhi, New York, Mosca, Gerusalemme, Seul, Bogotà e la polacca Wroclaw.

La ricerca del professore americano deve aver fatto fare un salto dalla sedia al primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, ammesso che non ne sapesse niente, visto che Mr. Barber ha studiato le esperienze dei sindaci. Il futuro positivo del mondo nell’attuale crisi degli Stati si regge sulle spalle di Leoluca Orlando ed altri nove colleghi sparsi nel pianeta, individuati dopo accurato studio sulle interdipendenze.
L’esultanza del primo cittadino è più che giustificata. Non è solo una promozione, un attestato di buona condotta, ma l’ascesa nell’Olimpo. Una cosa è sospettare che il mondo poggi sulle tue spalle e non tradire il sospetto per evitare sberleffi e sorrisi di compatimento, anche quando le cose stanno così come il sospetto suggerisce, ed un’altra che c’è qualcuno, che dopo avere studiato a lungo, ti assegna la responsabilità di guidare il pianeta verso il benessere.

Appresa la novità, Leoluca Orlando ha deciso di condividere il suo giubilo con i follower, come avrebbe fatto chiunque al suo posto. Senza aggiungere niente, affinché non ci fossero dubbi sull’integrità della notizia e sull’assoluta estraneità del comune di Palermo nella ricerca condotta dal professor Barber. Il tweet, una volta postato, ha fatto il giro del mondo, perché i follower del sindaco sono tanti ed abitano in ogni angolo del pianeta. Ed, a sua volta, ha compiuto un viaggio, meno pretenzioso, nelle redazioni dei quotidiani italiani, così acquisendo il diritto di diventare a tutti gli effetti notizia ed essere, come tale, trasferita sulle pagine, cartacee ed online, siciliane.

Ma è proprio a questo punto che ha conosciuto un’accoglienza greve. Soprattutto a Palermo, dove sono davvero pochi a sentirsi depositari del migliore dei mondi possibili.
Quando abbiamo dato la notizia, i commenti "palermitani", erano tali da far cadere le braccia. "Surreale", ha scritto un signore, manifestando uno scetticismo esagerato. Abbiamo perciò cercato di capire perché mai il giubilo del sindaco incontrasse tanta ostilità ed i bastian contrari fossero una folla sterminata. Se stai attraversando il Capo di Buona speranza, il tratto di mare più turbolento del pianeta, e le onde ti fanno mancare anche il respiro, e c’è qualcuno che twitta che la superficie è liscia come l’olio, la circostanza ti suggerisce di chiamare il medico di bordo perché il povero diavolo venga curato.

Eccessi d’ira a parte, c’è da considerare che da qualche tempo a questa parte, con inquietante periodicità, tedeschi, americani e altri - tutti con la caratteristica comune di vivere lontano da Palermo - promuovono il capoluogo siciliano, di conseguenza, la sua amministrazione. In concomitanza con i giudizi positivi, le coccarde e i riconoscimenti, arrivano i risultati di molte indagini, ricerche e sondaggi sulla qualità della vita e dei servizi del capoluogo dell’Isola, che dipingono un’altra realtà, assegnando alla città gli ultimi posti della classifica.
Lo spread fra le potenzialità di Palermo e la realtà si allarga sempre più. Le potenzialità crescono, la realtà diventa sempre più nera. Solo l’irrazionalità e il partito preso, tuttavia, indurrebbero a sostenere l’irredimibilità, che resta, nonostante tutto, una delle capitali più belle del mondo. Ciò premesso, sapere che le singolari valutazioni di Mr. Barber, cultore dell’interdipendenza, siano accolte con suoni di cornamuse e si depositano sulle scrivanie del comune e delle redazioni con il profumo di verità, suscita molte domande. Non proprio benevole. [Fonte: SiciliaInformazioni.com]

- benjaminbarber.org

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14 maggio 2014
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