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Palermo sarà parte civile nel processo sulla trattativa Stato-mafia

Dal meeting Idv di Vasto l'annuncio del sindaco Orlando: "Il Comune si costituirà, mi auguro che Renzi ci segua"

24 settembre 2012

Il Comune di Palermo si costituirà parte civile al processo "sull'ignobile trattativa Stato-mafia". Ad annunciarlo dal palco di Vasto, durante l'incontro dell'Idv, è stato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. "Mi auguro che anche Renzi faccia lo stesso per la strage di via dei Georgofili".

Sabato scorso a Vasto l'argomento Stato-mafia era stato affrontato da uno degli ospiti, il pm di Palermo Antonio Ingroia: "Secondo l'impostazione accusatoria ci fu una macrotrattativa, in cui la mafia tentò di ricostruire il suo rapporto con la politica e all'interno di questa ci furono altre tre microtrattative che si conclusero nel 2004. La posta in gioco doveva essere molto alta. Per questo l'inchiesta ha suscitato tanto clamore".
Rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del pentito Spatuzza e all'inchiesta di Caltanissetta che, sull'omicidio di Borsellino, dovette venire riaperta, Ingroia si è rifiutato "di pensare che si sia trattato solo di un depistaggio mirato a coprire killer più importanti. E' chiaro che ci deve essere stato qualcosa di più grande che si voleva coprire. Poi, se dopo aver considerato tutto questo si pensa che Borsellino è stato ucciso perché ostacolava la trattativa, forse si intravede la posta in gioco e si capiscono i tanti clamori suscitati".
E quando gli hanno chiesto se la Procura di Palermo si sarebbe mai aspettata la decisione del Quirinale di sollevare conflitto di attribuzione contro di lei nell'ambito dell'inchiesta, la risposta è stata perentoria: "Assolutamente no".

Ingroia si è rivolto a Luigi Li Gotti (Idv) e Fabio Granata (Fli), componenti della commissione Antimafia: "Come mai in commissione si è arrivati a parlare della trattativa Stato-mafia con così tanti anni di ritardo? Non è che forse questo ritardo nasceva dal fatto che c'era imbarazzo in certi ambienti politici, nei quali si sapeva che c'era questa trattativa, che aveva determinato omicidi e stragi? Non posso essere indifferente come magistrato all'inerzia dell'Antimafia di allora e all'impegno dell'Antimafia di oggi, che si sta occupando, dopo 20 anni, della trattativa Stato-mafia".
Il pm, infine, ha ribadito: "Io non cerco consensi. Se li cercassi, sarebbe più facile occuparsi di coppola e lupara, piuttosto che di collusioni tra mafia e colletti bianchi. Anche perché ho ricevuto molti più attacchi". E si è congedato con una promessa: "Non mancherò di far sentire la mia voce anche dal Guatemala".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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24 settembre 2012
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