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Palermo soffocata dalla munnizza e i netturbini fannulloni

Crociata contro i netturbini scansafatiche della Rap. Orlando: Pronto a far saltare i posti di lavoro

07 gennaio 2014

Dopo giorni di piena emergenza rifiuti, con l'accumulo di oltre 50 tonnellate di spazzatura per strada, Palermo torna lentamente alla normalità. Per contrastare la disorganizzazione dei netturbini della Rap, che durante le festività natalizie ha causato pesanti disagi nelle operazioni di raccolta dell'immondizia, da oggi è stata attivata la task-force voluta dal presidente dell'azienda Sergio Marino, con controlli in borghese per individuare eventuali dipendenti che non lavorano pur essendo di turno o che lavorano male.

La crociata contro i netturbini della Rap è partita dopo l'assenteismo record registrato la notte di Capodanno. In quell'occasione, metà dei dipendenti che avrebbero dovuto essere in servizio ha disertato. Nei giorni scorsi il sindaco Leoluca Orlando si era detto anche pronto ad andare in Procura per "denunciare i responsabili dell'emergenza rifiuti che sta creando tantissimi disagi ai palermitani". Ieri Orlando ha rincarato la dose: "È giunto il momento che ci si renda conto che questa amministrazione comunale, che si è costituita parte civile contro i responsabili dello sfascio delle fallite aziende Amia, non intende far fallire la nuova Rap".

Il sindaco ha sospeso l'accordo sindacale già raggiunto in attesa che la raccolta torni regolare: "È bene - ha detto - che i dirigenti dell'Amia oggi passati in Rap, ma anche i capi area e gli operatori, si rendano conto che dopo essere stati complici nel passato, complici silenziosi e spesso attivi dello sfascio e delle ruberie, non possono continuare a mantenere i loro comportamenti viziosi, perché in questo caso tra la salvezza della Rap e il loro posto di lavoro non ho dubbi: salvo la Rap".
Orlando ha inoltre dichiarato: "È necessario mettere in atto un'operazione di ripresa di senso civico, sia da parte degli operatori ecologici della Rap che da parte dei cittadini, perché se non cambia il rapporto tra cittadino e città, qualsiasi sforzo dell'amministrazione risulta iniquo".
"Periodicamente - ha infine concluso il sindaco - forniremo un elenco dei risultati e renderemo pubbliche le sanzioni disciplinari e le multe applicate nei confronti sia dell'operatore che del cittadino".

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07 gennaio 2014
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