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Palermo vuole un Centro Congressi per riqualificare la sua offerta turistica

Il tema al centro dell'ultimo appuntamento dei seminari "Sulle tracce del turismo ritrovato"

28 luglio 2017
Palermo vuole un Centro Congressi per riqualificare la sua offerta turistica

Gli operatori turistici ed economici di Palermo, in primis gli albergatori, non hanno dubbi: alla città serve un Centro Congressi, in grado di far accrescere l'attrattiva turistica della città e la sua offerta per un target di fascia alta.
Nel corso di un dibattito particolarmente vivace, il terzo e ultimo Open Forum del primo ciclo di seminari "Sulle tracce del turismo ritrovato, dal congressuale al religioso" ha posto l'attenzione sulle criticità del comparto nel capoluogo siciliano, dalla mancanza di servizi alla poca attenzione al decoro cittadino, ma anche alle nuove opportunità offerte dai bandi sul pescaturismo e dagli accordi transnazionali.
"Oggi - ha detto Nicola Farruggio, presidente Federalberghi Palermo - la città si sta riposizionando come destinazione turistica ma al contrario di qualche anno fa abbiamo una responsabilità in più: ora infatti i turisti ci sono. Ma non basta fare le aree pedonali, dobbiamo curarle, evitare ad esempio che via Maqueda, la sera, si trasformi in un suk. Servono regole. Inoltre chiediamo che i fondi provenienti dalla tassa di soggiorno non vengano utilizzati solo per gli eventi, come Manifesta, ma anche per fare programmazione. L'amministrazione, al netto delle proprie scelte, deve comprendere un fatto: il turismo non è più una delle componenti principali ma è l'unica chance che la città ha oggi per crescere".

Presenti all'incontro, realizzato in collaborazione con l'Assessorato regionale al Turismo, nell'ambito di Travelexpo, la Borsa del Turismo Globale che si svolgerà a Palermo dal 6 all'8 aprile 2018, gli assessori Sergio Marino (Sviluppo Economico e Vivibilità, oltre che vice Sindaco) ed Emilio Arcuri (Rigenerazione Urbanistica e Urbana), intervenuti al posto del sindaco Leoluca Orlando e di Fabio Giambrone, presidente della Gesap, rimasti bloccati a Palazzo delle Aquile per il prorogarsi di un impegno istituzionale.
"Si può vivere senza Centro Congressi ma sappiamo che al turismo farebbe bene - ha esordito Arcuri - noi, come amministrazione possiamo aprire le porte ai privati e negoziare un punto di equilibrio tra le esigenze delle diverse parti. A loro guardiamo con favore ed auspichiamo proposte concrete e progetti credibili e affidabili, ed a conferma di quanto detto in campagna elettorale ribadiamo che mettiamo a disposizione i Padiglioni 16 e 20 della Fiera del Mediterraneo". L'assessore ha quindi offerto la disponibilità del Comune a individuare una figura di riferimento per l'interlocuzione con i soggetti turistici, rispondendo a una richiesta degli operatori.

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28 luglio 2017
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