Parmalat chiude per 4 mesi la Emmegi di Termini Imerese (PA), dove si producono i succhi Santal
Lo stabilimento si fermerà per quattro mesi, lavoratori in cassa integrazione a zero ore
Alla luce della nuova stesura del piano industriale Parmalat, l'azienda si riconferma internazionale ma "lascia aperte forti tensioni occupazionali - spiega la Flai CGIl di Parma - che devono trovare una risposta adeguata". La Parmalat passerebbe da 32.000 occupati a 17.000, con una presenza in 12 paesi rispetto ai precedenti 32.
I siti produttivi si ridurrebbero a 81, rispetto agli attuali 132, ed i marchi dai 130 attuali ai futuri 30. Per quanto riguarda il nostro paese non verrebbero considerate strategiche le produzioni del forno (4 stabilimenti di cui 2 al Nord e 2 al Sud per circa 450 dipendenti) e la Emmegi di Termini Imerese (PA) che occupa tra fissi e stagionali circa 150 lavoratori.
Infatti, sono quattro i mesi di chiusura dello stabilimento in provincia di Palermo e cassa integrazione a zero ore per gli 80 dipendenti. Questa la previsione del commissario della Parmalat, Enrico Bondi, per la fabbrica Emmegi di Termini Imerese, dove si producono succhi freschi e concentrati commercializzati con il marchio Santal, coinvolta nella crisi finanziaria del gruppo di Collecchio.
La proposta è stata formalizzata martedì scorso a Palermo da Domenico Massaro, delegato dal commissario che ha partecipato alla riunione con l'assessore regionale all'Industria Marina Noè, i sindacati degli agricoli, le confederazioni professionali e alcune associazioni dei produttori.
Secondo Salvatore Lo Balbo della Flai-Cgil, la chiusura temporanea dello stabilimento sarebbe dovuta all'esigua quantità di arance rosse tra le scorte in magazzino e nelle celle frigorifere. La materia prima sarebbe trasferita e confezionata in alcuni impianti di Collecchio, in attesa della prossima campagna agrumaria quando la Emmegi tornerebbe a produrre.
Attualmente una decina di lavoratori della fabbrica sono in cassa integrazione e il resto lavora con l'orario ridotto al 50 per cento.
Per la prossima campagna agrumaria, che si aprirà a dicembre, il gruppo Parmalat ha manifestato ai produttori siciliani l'esigenza di avere conferite almeno 50 mila tonnellate di arance rosse. Le trattative con i produttori cominceranno a settembre e si dovranno concludere entro il primo novembre.