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Parte da Marsala la scalata al mercato cinese delle piante ornamentali

06 settembre 2002
I floricoltori siciliani sbarcano in Cina.

Parte da un'azienda di Marsala, specializzata in produzione di piante ornamentali, la scalata al mercato cinese.

La Martinico ornamental plants, che opera da oltre vent'anni su un terreno di 65 ettari, quasi tutto a serre, esporta oltre il 70 per cento della sua produzione.

Oltre 80 mila composizioni l'anno di kenzie e 100 mila di ficus, senza contare altre varietà come l'auracaria, il lauro, l'ulivo e l'ibiscus approdano ogni anno in tutta Europa: Germania, Olanda, Francia, Spagna, Svizzera, Grecia, Ungheria, Romania e recentemente anche in Finlandia Norvegia e Danimarca.

A questi importatori adesso si affianca anche la Cina.
"Gli imprenditori cinesi sono interessati alle nostre piante - racconta Walter Martinico, uno dei titolari dell'azienda - perché il paese si sta preparando alle Olimpiadi di Pechino del 2008 con nuovi progetti sul verde pubblico. L'obiettivo è rinnovare il look di strade e attività commerciali, con nuove coltivazioni esterne. Il prodotto siciliano è particolarmente ricercato perché unisce all'alta qualità prezzi molto più competitivi rispetto a quelli delle imprese cinesi".

I rapporti commerciali con la Cina sono iniziati lo scorso maggio con un primo viaggio esplorativo per conoscere le produzioni locali e valutare le varietà più facilmente esportabili. Fra le piante maggiormente richieste ci sono quelle mediterranee, come l'ulivo, ma anche gli ibiscus. Una delle tappe fondamentali della delegazione siciliana è stata nel sud est del paese a Chencun Town, sede di The world of flowers, il più grande centro commerciale di piante e fiori della Cina, con 1.500 ettari interamente dedicati a piante e fiori e oltre trecento produttori associati. Qui, si svolge l'annuale "Fiera di piante e fiori" che attira più di duemila aziende cinesi e straniere. Quest'anno, a dicembre, ci potrebbe anche essere uno stand dedicato alle piante ornamentali siciliane. L'idea è nata la scorsa settimana, nel corso dell'incontro ufficiale tra il sindaco di Marsala Eugenio Galfano, gli imprenditori marsalesi e una delegazione di operatori e consulenti del settore florovivaistico cinese guidati dal vicesindaco di Chenchun Huo Bingchao. Tra i progetti c'è anche un gemellaggio culturale e turistico con la cittadina cinese, proprio per la comune vocazione florovivaistica.

Marsala rappresenta, con una produzione di oltre 25 milioni di euro, uno dei tre poli del settore florovivaistico siciliano assieme alle province di Messina, leader nella produzione di piante da vivaio e Ragusa, specializzata in particolare nella floricoltura. Un settore che negli ultimi venti anni ha avuto uno sviluppo continuo fino a diventare il comparto agricolo più importante dell'Isola dopo quello orticolo. "Nel Marsalese ci sono circa 400 aziende - spiega Gaspare Bonomo, direttore dell'Ente sviluppo agricolo (l'Esa guidato da Cosimo Gioia) di Marsala - la maggioranza è rappresentata da piccole attività specializzate nella produzione di fiori, per una ventina si tratta invece imprese mediograndi che producono piante da vivaio. Queste ultime coprono la metà della produzione locale ed esportano la quasi totalità del prodotto". Fra i prossimi appuntamenti dei produttori trapanesi, un convegno a ottobre sul "Florovivaismo della provincia" che rappresenta un'occasione di incontro tra le imprese locali. 

Fonte: La Repubblica

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06 settembre 2002
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