Parte dalla Valle dei Templi di Agrigento un grande progetto per un turismo responsabile
Parte dalla Valle dei Templi di Agrigento un progetto per un turismo responsabile. L'idea è della Fondazione AGireinsieme, il cui presidente è il Ceo di Moncada Energy Group, Salvatore Moncada, che ha coinvolto gli esperti del CREST, Center For Responsible Travel, centro di ricerca con sede a Washington Dc e alla Stanford University, per un'analisi delle prospettive turistiche ed economiche del territorio.
Il Parco archeologico più esteso del mondo (1.300 ettari), proclamato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, uno dei paesaggi di macchia mediterranea più ricchi e più vari e il museo vivente del mandorlo, contenente circa 300 specie diverse, sono soltanto alcuni dei punti di forza di un turismo responsabile e sostenibile. "Secondo la filosofia del turismo sostenibile Agrigento e gli agrigentini dovranno divenire i protagonisti di uno sviluppo turistico ed economico del territorio - afferma Moncada - perché altrimenti rischiano di rimanere per sempre semplici spettatori di devastanti flussi turistici, che lasciano soltanto rifiuti e liquidi organici, a fronte di un ticket di ingresso di 10 euro, e non rappresentano alcuna fonte di ricchezza per la città".
Sono circa 4 milioni gli arrivi stimati in un anno in tutta la Sicilia. Solo una percentuale vicina al 5% interessa le strutture ricettive turistiche della città dei Templi e, in media, non più di un giorno e mezzo. Eppure ogni anno circa 650 mila sono i visitatori della Valle dei templi. Per questo Moncada ha chiesto ai consulenti del Crest di analizzare le criticità del sistema, in modo da poter progettare una strategia di sviluppo, in grado di mantenere in vita una comunità che già soffre la fuga di tanti giovani, per assenza di prospettive. "Agrigento rischia di diventare la valle dei morti viventi, con una popolazione in costante diminuzione e in maggioranza anziana, e di perdere ogni speranza di sviluppo".
Gli studiosi del Crest, dopo un'analisi statistica effettuata a distanza, sono da sabato ad Agrigento per valutare direttamente i punti di debolezza del sistema e per incontrare il sindaco Marco Zambuto, gli stakeholder locali, i dirigenti scolastici degli istituti ad indirizzo commerciale-turistico e alberghiero e molti altri operatori del settore. Martha Honey, co-fondatore e co-direttore del Crest, e Juan Luna-Kelser, esperto in turismo sostenibile, si stanno occupando di come gestire la complessità del fenomeno turistico e prevedere come si può agire perché produca ricadute positive su un territorio ancora ben conservato e dalla natura straordinaria, che spazia tra centro storico e mare. Una volta che i risultati di questo progetto saranno elaborati e valutati, la Fondazione intende metterli a disposizione delle istituzioni preposte al governo e allo sviluppo del territorio, e in primo luogo alla Regione. [Adnkronos/Ign]