Partito da Palermo, il "Reperto Fagan" è tornato a casa ad Atene
Il frammento del Fregio del Partenone, custodito per tanto tempo al Salinas di Palermo, è arrivato al Museo dell'Acropoli di Atene
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È stato il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis a ricevere dalle mani dell'Assessore ai Beni Culturali della Sicilia Alberto Samonà il frammento del fregio del Partenone che dal 1820 e sino a pochi giorni fa, era custodito al Museo Archeologico Salinas di Palermo (LEGGI).
Alla cerimonia, svoltasi al Museo dell'Acropoli di Atene, accanto al Premier Mitsotakis e all'Assessore Samonà, che ha rappresentato il Governo Musumeci, erano presenti la Ministra greca della Cultura e dello Sport, Lina Mendoni e i direttori del museo di provenienza del reperto, Caterina Greco per il Museo Archeologico Regionale "A. Salinas" di Palermo e Nikolaos Stampolidis, Direttore del Museo dell'Acropoli di Atene che da subito lo ha esposto, ricongiunto al fregio di provenienza.
La forte ufficialità e solennità che il Governo Greco ha voluto dare alla cerimonia testimonia l'altissimo valore simbolico che il ritorno in Grecia di questo reperto assume a livello nazionale e internazionale.
Nelle prossime settimane arriverà in Sicilia un'importante statua acefala di Atena, databile alla fine del V sec. a.C. che sarà esposta proprio al Museo archeologico regionale Salinas di Palermo, successivamente sarà la volta di un'anfora geometrica della prima metà dell'VIII secolo a.C.
Commentando questo importante momento, l'Assessore Samonà, ha affermato: "Il ritorno in Grecia di questo frammento appartenente al fregio orientale del Partenone rappresenta per noi non un momento conclusivo ma l'inizio di un nuovo rapporto con la Repubblica Greca che ci fa essere orgogliosi e consapevoli che stiamo scrivendo insieme una nuova pagina di storia: le iniziative in comune che nasceranno tra il nostro Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas diretto da Caterina Greco e il prestigioso Museo dell'Acropoli di Atene diretto da Nikolaos Stampolidis parlano la lingua di questo futuro: oggi costruiamo insieme una nuova Europa della Cultura, che affonda le proprie radici nella nostra storia e nella comune identità mediterranea e che guarda al futuro".