Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Paura di volare

Un altro atterraggio d'emergenza e un altro disastro aereo. Continua la tragica estate dell'aviazione civile

05 settembre 2005

L'agosto della paura aerea sembra volersi protrarre anche a settembre e ancora una volta cade un tassello, almeno per chi sta a guardare con il naso per aria, del grande mosaico del trasporto aereo: ''il più sicuro in assoluto''.
L'ennesimo atterraggio d'emergenza, di nuovo un Atr, di nuovo il cielo siciliano. L'accaduto, avvenuto sabato scorso intorno alle 19.30 nell'aeroporto di Pantelleria (TP), senza nessuna conseguenza per passeggeri ed equipaggio, sarebbe diventato notizia più che altro per sottolineare la bravura del pilota, che seguendo tutte le manovre del caso, ha eseguito un'impeccabile atterraggio, ma il tipo d'aereo, un Atr 42, (uguale a quello ammarato tragicamente il 6 agosto scorso al largo di Palermo, solo un po' più piccolo), tutta l'incredibile serie di incidenti e tragedie successe negli ultimi mesi (l'ultima stamane a Sumatra) e la conseguente attenzione che l'Europa ha posto sul controllo delle compagnie aeree non sicure da inserire in una ''black list'',  hanno rafforzato il timore e la sfiducia nei confronti del trasporto aereo.

Secondo una prima ricostruzione di ciò che è accaduto nella tratta aerea sociale Trapani-Pantelleria, a 9 miglia dalla costa il pilota avrebbe riscontrato una perdita di potenza di un motore dell'Atr 42, della società 'Italy First' che vola per conto della compagnia aerea Air One, e ha chiesto un atterraggio di emergenza. Momenti di panico a bordo, ma i passeggeri non sono mai stati in pericolo. ''È stato il pilota a spegnere uno dei due motori dopo aver avvertito un calo di potenza'',  ha detto il presidente dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), Vito Riggio, sottolineando che il pilota ''ha seguito le indicazioni del manuale operativo previste in caso di calo di potenza dei motori''. L'ente ha subito aperto un'inchiesta per conoscere le cause dell'incidente.
''Si tratta di un inconveniente grave - ha detto Riggio -. Abbiamo segnalato l'accaduto all'Agenzia nazionale sicurezza volo (Ansv) che si occuperà dell'indagine. L'Atr 42 è stato bloccato e rimarrà fermo per gli accertamenti tecnici. Abbiamo chiesto ad Air One, che gestisce la tratta sociale, di sostituire l'aeromobile''.
Di fronte a questi guasti ricorrenti, soprattutto dopo il disastro dell'Atr 72 della Tuninter ammarato al largo di Palermo, l'Enac non escluderebbe la possibilità di fermate tutti gli Atr in dotazione delle compagnie che operano nel nostro Paese. ''Ma prima di prendere una decisione simile - spiega Riggio - dobbiamo capire cosa ha provocato il blocco''.

Disastroso, invece, l'esito dell'incidente aereo avvenuto in Indonesia, precisamente in un'area abitata di Medan, a nord dell'isola di Sumatra, dove un Boeing 737 della compagnia indonesiana low cost Mandala Airlines è precipitato poco dopo il decollo. Il quinto disastro in meno di un mese.
Secondo un portavoce del governo di Giakarta nello schianto hanno perso la vita tutte le 117 persone che erano a bordo, 112 passeggeri e cinque componenti dell'equipaggio. Ma altre fonti parlano di alcuni superstiti.
Il ministro dei Trasporti Hatta Rajasa ha riferito che il velivolo è precipitato a 500 metri dalla pista dell'aeroporto Polonia, che si trova nel centro della città, e questo potrebbe aver provocato vittime anche tra gli abitanti della zona. Nessuna indicazione per ora sulle cause dell'incidente.
Un portavoce del governo della regione Nord di Sumatra, ha confermato: ''Il Boeing si è schiantato sulle case, molte delle quali hanno preso fuoco, e l'aereo è ora in pezzi.''
Sul Boeing, costruito nel 1981 e certificato per volare ancora otto anni, viaggiavano anche diverse personalità di spicco della politica indonesiana.
La Mandala Airlines è una delle compagnie private di più lunga data del Paese. Da un quinquennio deve competere in un mercato sempre più affollato di compagnie a basso costo.
 
Come dicevamo, quello di Sumatra è il quinto disastro aereo in meno di un mese.
Il 6 agosto scorso un Atr 72 della Tuninter con a bordo turisti italiani era finito in mare al largo di Palermo durante un tentativo di ammaraggio: 13 morti, tre dispersi, 20 sopravvissuti. Il 14 agosto un Boeing della cipriota Helios si era schiantato contro una montagna vicino Atene: 121 morti. Il 16 agosto un Md-80 in volo da Panama alla Martinica era precipitato in Venezuela e tutti i 160 che erano a bordo avevano perso la vita. Il 24 agosto 41 persone, tra le quali un italiano, avevano perso la vita nello schianto di un Boeing 737 presso la città peruviana di Pucallpa.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

05 settembre 2005
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia