Paura passata a New York

Con l'arresto di tre afghani la settimana scorsa a New York "è stata sventata una minaccia imminente" di un attentato terroristico negli Stati Uniti. Lo ha detto il ministro della Giustizia americano Eric Holder, nel giorno in cui un grand jury di New York ha incriminato Najibullah Zazi di aver complottato, a partire dall'agosto dello scorso anno, "per usare una o più armi di distruzione di massa" in un attentato da compiersi sul suolo americano.
"Stiamo indagando su un'ampia serie di indizi collegati a questa cospirazione - ha aggiunto Holder - e continueremo a lavorare per assicurare che tutti quelli coinvolti siano portati davanti alla giustizia. Noi crediamo che sia stata sventata la minaccia imminente derivante da questo caso, ma, come sempre, chiediamo agli americani di restare allerta e di segnalare alle autorità qualsiasi attività sospetta".
Secondo quanto riferito da fonti giudiziarie, Zazi ha ammesso negli interrogatori con l'Fbi di aver seguito in un campo di Al Qaeda in Pakistan un corso di preparazione per la fabbricazione di ordigni esplosivi. Oltre a lui, sono stati incriminati con l'accusa di aver mentito alle autorità, suo padre, Mohammed Wali Zazi, e Ahmad Wais Afzali, imam di New York. [Adnkronos]

- Allarme terrorismo a New York (Guidasicilia.it, 21/09/09)