Paura sismica a Palermo
Due le scosse di terremoto che hanno fatto tremare il capoluogo: gente in strade e scuole evacuate
Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.2, è stata avvertita alle 8,21 a Palermo e in moltissime località della Sicilia. Pochi minuti dopo, alle 8:44, la terra ha tremato di nuovo, ma con minore intensità (magnitudo 2.4). Alle 9:15 l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato un terzo evento sismico di magnitudo 2.9. Un ultimo evento si è registrato alle 11:45 con una magnitudo di 3.1.
Le scosse, con epicentro tra Capo Gallo e Ustica, sono state rilevate tra i 15 e gli 11 chilometri di profondità.
Tanta la paura in città, con gli abitanti che sono scesi tutti in strada. Evacuate tutte le scuole, chiuse al traffico dai vigili urbani la strada di accesso a Monte Pellegrino e il cimitero dei Rotoli. I primi lievi danni sono stati segnalati in alcune scuole di Palermo e di Capaci. I vigili del fuoco sono subito intervenuti all'istituto Ignazio Florio di via Filippo Di Giovanni, all'Ipsia Ascione di via Centuripe e all'istituto Gramsci di via La Loggia. Al liceo Garibaldi sono scoppiati i vetri di un'aula provocando il panico tra gli alunni e i docenti. Molti genitori di alunni sono andati a riprendere i loro figli. Nel centro storico evacuate il Regina Margherita - dove durante le operazioni di evacuazione qualche studentessa è svenuta -, il Parlatore e il Vittorio Emanuele. Gli studenti sono stati radunati negli spiazzi più vicini. Evacuato anche l'ufficio del comando del Corpo forestale. Linee intasate al 115, numerose le chiamate al 118: la gente agli operatori sanitari chiede se può rientrare nelle abitazioni. Come detto, l'evento è stato infatti avvertito nettamente dalla popolazione. La gente che ha lasciato le abitazioni continua a restare per strada, difficoltà nei collegamenti telefonici con i cellulari.
Alcune scuole, per precauzione, sono state evacuate anche nei comuni vicini a Palermo, ad esempio a Bagheria la maggior parte degli istituti scolastici sono stati sgomberati. Finora però nessun danno ingente è stato rilevato dalle sale operative.
L'evento sismico è stato avvertito anche a Trapani, Mazara del Vallo e Alcamo.
L'Ingv: "Avvenuto fuori sistema faglie" - È stato generato da un sistema diverso da quello che attiva le faglie ben note lungo la costa settentrionale della Sicilia, il terremoto di magnitudo 4.2 registrato oggi in mare, a circa 10 chilometri da Palermo. "Il terremoto è avvenuto a circa 10 chilometri dalla costa e a circa 20 chilometri di distanza dal sistema di faglie molto più noto", ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Il sistema di faglie più conosciuto, e nel quale i terremoti sono abbastanza frequenti, si concentra nella zona compresa fra 20 e 40 chilometri dalla costa ed è attivato dal movimento di compressione generato dalla placca africana, che spinge verso Nord, scontrandosi con la piccola placca tirrenica. Ma nel terremoto avvenuto oggi a 10 chilometri dalla costa è entrato in gioco un meccanismo diverso. "È stato attivato da un movimento di tipo distensivo", ha spiegato Amato. Un movimento cioè simile a quello che avviene nell'Appennino e all'origine dei terremoti che colpiscono quella zona, da quello dell'Irpinia all'Umbria, a L'Aquila. Lungo le coste della Sicilia, ha proseguito il sismologo, "è avvenuto un processo di deformazione interno, in una zona poco nota, nella quale la sismicità non è frequente e difficile da studiare". Mancano infatti anche documenti storici che permettano di ricostruire una statistica: "molti terremoti avvenuti fra '700 e '800 nelle zone di Palermo, Cefalù e dei monti Nebrodi - ha osservato Amato - sono stati infatti localizzati sulla costa sulla base delle descrizioni storiche, ma molti di essi potrebbero essere avvenuti in mare".