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Pensano tutti a Lampedusa...

Nella sfortunata isola pelagica il presidente Schifani, Claudio Baglioni e una delegazione della Commissione per l'emigrazione del Consiglio d'Europa

23 maggio 2011

Sabato scorso il presidente del Senato, Renato Schifani, è stato in visita ufficiale a Lampedusa. Nell'isola ha parlato dei ballottaggi per la seconda tornata delle elezioni amministrative e della piega che la politica ha preso negli ultimi tempi. "C'è stato un clima aspro in cui si è parlato poco di programmi. Ma in questi giorni registro, invece, per fortuna, un ritorno al dibattito sulle cose da fare. Mi auguro che in questi ballottaggi - ha detto Schifani - possano consentire ai cittadini di conoscere bene i programmi dei loro candidati che è quello che interessa chi deve votare per le proprie amministrazioni". "La politica - ha sostenuto il presidente del Senato - deve continuare a fare in modo che i toni si abbassino e che ci si confronti sui contenuti, sui progetti, sulle idee, sui valori e non sulle accuse reciproche e sugli slogan. Gli italiani con la loro astensione hanno già dato prova di disinteresse per una campagna elettorale che non si basa sulle cose da fare".
Schifani ha poi rivolto un appello a tutti gli italiani a poche settimane dall'inizio della stagione estiva: "Gli italiani devono tornare a Lampedusa come villeggianti perché bisogna aiutare chi ha aiutato", testimoniando così la solidarietà del Parlamento agli abitanti, alle forze dell'ordine e al volontariato che stanno affrontando l'immigrazione clandestina. "Adesso - ha aggiunto - bisogna passare dalle parole ai fatti, io stimolerò il governo e stimolo gli italiani e i politici a venire a Lampedusa. Quest'isola è tornata ad essere splendida e merita di potersi riprendere".

Nella base dell'Aeronautica, c'era anche Claudio Baglioni. Il cantante si trova nell'isola per organizzare la manifestazione "Lampedusa susiti" (che in siciliano vuol dire 'Lampedusa rialzati') che si terrà dal 2 al 4 giugno. "Baglioni - ha detto Schifani ai cronisti - è un estimatore dell'isola e mi ha accennato alle iniziative che vuole attuare. Plaudo e condivido il suo impegno e mi auguro che l'amore di Baglioni per questa splendida isola possa aiutarla a risollevarsi". Schifani ha anche detto che condivide con il cantante l'interesse per Lampedusa tanto che questa estate conta di poterci andare a villeggiare per fare delle immersioni. "Da queste parti i fondali sono stupendi", ha aggiunto il presidente del Senato.

"Faremo questa manifestazione - ha spiegato Baglioni ai cronisti - perché bisogna dare solidarietà agli isolani e occorre continuare a battere sulla questione culturale dell'accoglienza dei profughi. È necessario dare un riconoscimento alle forze dell'ordine e di volontariato per quello che hanno fatto e stanno facendo e per l'esempio che hanno dato in tutto il mondo".
Il cantante, che è accompagnato dalla moglie, dice di conoscere il presidente del Senato da molto tempo e che tre mesi fa ha mandato anche a lui, oltre che ad esponenti delle istituzioni e della politica, "una lettera di dolore per quello che stava accadendo a Lampedusa chiedendo di intervenire"
.
"Sono molto felice - ha aggiunto Baglioni - della presenza di Schifani e del fatto che si sia reso conto dell'importanza della presenza delle istituzioni su quest'isola".
Baglioni ha poi raccontato che alcuni migranti "sono entrati nella mia casa in affitto di Lampedusa" e che "non hanno toccato niente, al massimo si saranno scolati qualche bottiglia di vino. Prove di integrazione...". Il cantautore romano ha poi voluto sottolineare che verso i migranti ha visto "la solidarietà straordinaria dei lampedusani" e "la vergognosa impreparazione della politica. Italiana, europea, mondiale".
Parlando con i cronisti Claudio Baglioni si è dettto "contrario ai respingimenti", ma convinto che "gli arrivi devono essere regolati, governati". E qui "c'è un deficit politico enorme: si parla ancora di emergenza" ma è "un'emergenza che dura da vent'anni". E una "questione epocale" come quella dell'immigrazione "non può essere occasione di propaganda o litigio tra politici ignoranti che dibattono di cose di cui non sanno nulla". Dell'immigrazione, ha aggiunto, non dovrebbe occuparsi il ministero dell'Interno, considerandola "una questione di polizia" ma quello "del Welfare". Maroni, comunque, "se non altro si è dato da fare". Dopo la visita di Berlusconi sull'isola, ha parlato con il premier e, dice, "ho avuto l'impressione che si sia fatto condizionare dal briefing dell'ultimo minuto", facendo poi promesse di cui "i lampedusani hanno riso".

Intanto ieri sera a Lampedusa è arrivata una delegazione della Commissione per l'emigrazione del Consiglio d'Europa per una visita di tre giorni per controllare la situazione degli arrivi di profughi dal Nord Africa sull'isola. Su invito del sen. Giacomo Santini (Pdl), la commissione ha deciso di inviare la delegazione sull'isola da Strasburgo.
Oltre al senatore italiano, fanno parte della delegazione il presidente della Commissione, Cristopher Chope, democratico inglese; Tineke Strik, socialista olandese; Annette Groth, sinistra unitaria tedesca: e Tina Acketoft, liberale svedese. I risultati del sopralluogo della delegazione saranno oggetto di dibattito alla prossima assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che si svolgerà a Strasburgo dal 20 al 24 giugno prossimi.

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, Lasiciliaweb.it]

 

 

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23 maggio 2011
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