Per adesso sono 5 i candidati in corsa per la Regione...
Crocetta, Fava, Musumeci, Granata e D'Alia. E il Pdl vorrebbe Grasso
Ora i candidati ufficiali sono quattro. A Nello Musumeci, Claudio Fava e Rosario Crocetta, che hanno annunciato il passo avanti, si è aggiunto Fabio Granata che, a differenza degli altri, non si è autocandidato. Il Fli l’ha deciso su proposta di Carmelo Briguglio e Fabio Granata ha accettato.
Ai quattro candidati bisogna aggiungere Gianpiero D'Alia, che virtualmente potrebbe essere il nome su cui la coalizione di centrosinistra e Udc dovrebbe puntare per Palazzo d'Orleans. Virtualmente, perché l'Udc ha precisato che le candidature vengono dopo il programma. E figuriamoci se non lo sappiamo che i programmi vengono prima. Solo che sappiamo anche quanto valgono, ed è una tragedia.
Gianpiero D'Alia
D'Alia, peraltro, è molto infastidito dalla pletora di candidature che sta arrivando in cronaca. "Uno schifo", ha detto. Non ce l'ha con i candidati ma con l'irritualità, l'intempestività. Una volta che si fanno i nomi, ragiona, come si fa a parlare d’altro? E’ un buon motivo, non c'è che dire.
Le candidature, tuttavia, devono superare l'ostacolo più subdolo: le primarie. Il Pdl si è convertito alle primarie e le vuole celebrare entro il mese di luglio, come chiede Angelino Alfano. E Giuseppe Castiglione, il coordinatore del partito in Sicilia, è ben contento di farlo, perché così vince chi è più presente nel teritorio, e lui c'è e come.
Il presidente dell'Ars, Francesco Cascio, non vuole sentire parlare di primarie, al pari di Gianpiero D'Alia e Gianfranco Miccichè. Il leader del Grande Sud lo dice da tempo immemorabile che non ci crede a queste pre-consultazioni. I partiti, a suo avviso, devono assumersi la responsabilità delle scelte da proporre agli elettori. C'è, però un'altra motivazione, che Miccichè omette: come farebbe ad uscirne "vivo" da primarie di coalizione? Impossibile.
Nello Musumeci
Fava e Crocetta farebbero anche loro a meno delle primarie, perché si sono autocandidati e rischiano partecipando di non poterlo più fare, ma potrebbero guadagnarsi il sostegno della coalizione se la spuntano. Ed è per questa ragione che bilanciano costi e benefici, com'è giusto.
Nell'Mpa (e Nuovo Polo), le candidature a questo punto sono due: Massimo Russo per l'Mpa, e Fabio Granata per il Fli. Granata non si mette di traverso sulle primarie, ma suggerisce una strada diversa dal centrodestra per un patto elettorale. La vede difficile un'alleanza con il Pdl dal quale i finiani si sono allontanati per la diversa sensibilità sulle questioni della legalità. Solo dopo la firma di un programma che metta nero su bianco anche su queste questioni, si potrebbe riparlarne.
Regione, corre anche Granata - "Per la scelta del candidato presidente della Regione Fli offre sin da ora la candidatura di Fabio Granata, che ha il profilo giusto in questa fase di grande crisi della politica. Siamo certi che il presidente della Regione rispetterà il suo impegno di dimettersi a fine luglio e quindi si andrà al voto a ottobre. Oggi quindi apriamo ufficialmente la sessione elettorale di Fli: entro un mese dovremo avere liste complete, competitive e con un rigoroso e imprescindibile codice etico per la scelta dei candidati". È quanto affermato dal coordinatore di Fli in Sicilia, Carmelo Briguglio, la cui relazione è stata approvata all'unanimità dall'assemblea regionale del partito, riunita a Palermo. "La partita nazionale inizia in Sicilia il 28 ottobre, da qui influenzeremo le future scelte in tutta Italia - ha sottolineato Briguglio -. Il neo costituito Nuovo Polo per la Sicilia non deve essere un recinto chiuso, bensì dovrà assumere un ruolo centrale che lo renda capace di dialogare con tutti, senza pregiudiziali e andando oltre gli steccati". Per quanto riguarda Granata, "siamo certi - ha sostenuto il coordinatore del partito - che saprà rappresentare la linea politica di Fli, anche andando oltre la propria personale storia e identità. Tuttavia siamo pronti, ove si ritenessero utili come metodo di scelta, a partecipare a eventuali primarie".
Crocetta e la rivolta dei Gelsomini - "Perché la Sicilia non deve avere la sua 'rivolta dei Gelsomini', di fronte a un potere che è occupato da caste, lobby, massonerie, opus dei e mafie, che gestiscono da sempre questa Regione? Io sono con quel popolo che vuole una grande rivoluzione della Sicilia".
Lo ha detto l'eurodeputato del Pd Rosario Crocetta, che ha annunciato la sua candidatura a presidente della Regione in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni a Palermo. "Ci sono già 28 mila persone che chiedono la mia candidatura - ha aggiunto - non si può rispondere no a questo popolo in nome della politica ragionante e che si basa solo sugli accordi". "Sono pronto anche a partecipare alle primarie se ci sono forze democratiche pronte a scendere in campo insieme a noi". Ai giornalisti che chiedevano se accoglie la proposta del candidato di Sel alla presidenza della Regione Claudio Fava a proposito di celebrare le primarie ha risposto "accetto la sua posizione".
"Non sono per distruggere i partiti, nè il sistema dei partiti, ma per cambiarli. Hanno conservato la cosa peggiore della loro tradizione ottocentesca, che è l'autoritarismo - ha aggiunto l'ex sindaco di Gela - perdendo la loro caratteristica, che era basata sul fatto che su ogni cosa si facevano riunioni e decideva una base, diffusa e articolata. Quando ci si interroga sulla distanza (tra i cittadini e la politica ndr) si deve partire da lì".
Riferendosi al Partito democratico ha aggiunto: "Trovo inquietante che a volte sono venute fuori delle candidature che non sono state espresse da alcun organismo democratico, perché la democrazia è fatta di discussione e confronto". "Sarebbe paradossale che a Roma si discute di un accordo con l'Udc, Bersani fa le primarie per la sua candidatura, e quindi non capisco perché ciò che è valido per il supersegretario non possa essere valido per noi poveretti figli di operai e persone normali, diventati deputati per caso". "Il tema delle alleanze fa parte delle scelte dei partiti e la mia prima proposta va a questo movimento, al mio partito e alle altre forte del centrosinistra. Se dobbiamo allargare il sistema delle alleanze lo decideranno i partiti - ha aggiunto - Voglio partire con una proposta innovativa e scardinante in Sicilia".
Crocetta ha detto: "Sono figlio di operai e c'è differenza tra me e chi è nato dalla casta e da chi conta". Poi l'ex sindaco di Gela ha aggiunto: "Io ho messo a rischio la mia vita per il mio popolo, non sono interessato alle ammucciatine (termine del dialetto siciliano, che sta per cose fatte di nascosto ndr), ai giochi e giochetti di palazzo ma ad una proposta di liberazione della Sicilia". Riferendosi ai partiti Crocetta ha concluso "se lo capiscono si salveranno, altrimenti saranno travolti dai grandi movimenti di indignazione popolare che ci sono in Sicilia e in Italia".
E il Pdl continua a "pensare" a Pietro Grasso - L'esponente Pdl alla Camera dei deputati Nino Germanà si dichiara favorevole alla candidatura alla presidenza della Regione del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Una proposta partita da 27 associazioni guidate dal Codacons.
"Pur non entrando nel merito dell'invito che il Codacons ha rivolto al procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso - ha detto Germanà - per presentare la sua candidatura alla presidenza della Regione Siciliana, devo riconoscere che così come tutte le altre associazioni di categoria, rappresenta una voce importante non solo sul versante della tutela dei cittadini ma per la loro capacità di interpretare i bisogni dei siciliani".
I movimenti hanno infatti "invitato" il procuratore nazionale antimafia a presentare la propria candidatura, perché ritenuto "un personaggio autorevolissimo e di riconosciute capacità organizzative". "Al di là dell’espressione di un candidato, rispetto alla quale non voglio intervenire, condivido però lo spirito che anima l’azione del Codacons. Concordo ovviamente - conclude Germanà - sulla necessità di trovare volti nuovi e nuovi slanci per avviare in Sicilia una gestione virtuosa che promuova crescita e sviluppo, che sia soprattutto dalla parte dei cittadini".
[Informazioni tratte da SiciliaInformazioni.com, ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]