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Per Berlusconi le ''classi ponte'' non sono discriminatorie

''E una scelta logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre''

21 novembre 2008

"Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre".
Silvio Berlusconi, parlando ieri a un convegno a Montecitorio per la 'Giornata nazionale dei diritti dell'infanzia', ha difeso le cosiddette 'classi ponte' per i bambini stranieri che non conoscono l'italiano. Il premier ha assicurato che si tratta di una scelta di "buon senso. L'insufficiente conoscenza della lingua italiana fa sì che l'insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella degli alunni italiani. Perciò - ha detto il Cavaliere - abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l'altro l'esempio di altri Paesi e abbiamo deciso di fare non classi separate ma tese all'insegnamento dell'italiano". "Il decreto Gelmini - ha aggiunto - contiene una serie di innovazioni di buonsenso, invece avete visto come è stato accolto".
D'accordo con Berlusconi la vicepresidente della Commissione Infanzia Gabriella Carlucci, per la quale "quello dell'inserimento dei bambini immigrati è un problema reale e va risolto immediatamente". "La sinistra, come al solito - ha attaccato Carlucci -, sa fare soltanto becera propaganda e irresponsabile disinformazione".

Soddisfatto per le parole del premier il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota. "Le classi di inserimento - ha detto - sono una proposta di buon senso che dovrà servire a bambini, ragazzi e insegnati per facilitare il processo di integrazione. Chi dice che sono discriminatorie è prigioniero di una vuota ideologia e non vuole risolvere i problemi". "Anche alla luce di quanto dichiarato dal presidente Berlusconi - ha concluso Cota - siamo certi che il ministro Gelmini darà attuazione alla nostra proposta che esprime la volontà di tutta la maggioranza".

Immediate le reazioni del Partito democratico, secondo cui il presidente del Consiglio sfrutta "un appuntamento di grande importanza come la giornata mondiale sui diritti dell'infanzia per gettare sale sulla ferita inferta al mondo della scuola'': lo ha dichiarato la capogruppo Pd in commissione Cultura, Manuela Ghizzoni.
"Siamo convinti che per i bambini non sia in nessun modo educativo vedere il proprio vicino di banco sottoposto a un trattamento discriminatorio che lo potrebbe segnare per sempre" sostiene Mariapia Garavaglia, ministro ombra dell'Istruzione - "per il rispetto e l'applicazione delle metodologie didattiche già esistenti che favoriscono il recupero da parte di tutti quegli studenti che presentano un ritardo nel loro percorso di crescita culturale ed educativa".
"Berlusconi? Non sa di cosa parla", le fanno eco le parlamentari del Pd Albertina Soliani e Sandra Zampa che, sul tema dell'integrazione scolastica degli immigrati e a sostegno dell'educazione interculturale, hanno presentato al Senato e alla Camera un disegno di legge che porta la firma dei capigruppo Anna Finocchiaro e Antonello Soro e di numerosissimi parlamentari del Pd. Disegno di legge che piace anche a Famiglia Cristiana, scagliatasi contro quelle che chiama "classi ghetto". [Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it]

- "Ghetto School" (Guidasicilia.it, 22/10/08)

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21 novembre 2008
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