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Per Ciucci il Ponte sullo Stretto è necessario...

Con un nuovo governo, l'inestinguibile mito del Ponte di Messina ritorna in auge

09 maggio 2013

Nuovo Governo, dunque, rispunta la storia sul Ponte sullo Stretto di Messina. Dopo che l’esecutivo Monti ha chiuso per legge il capitolo, l'amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci, è tornato a parlare dell'opera, facendo notare che in realtà è "necessaria" per realizzare il corridoio europeo Helsinky-La Valletta. E l'ipotesi che il dossier venga riaperto non è poi così irreale, vista la presenza nel nuovo Governo del Pdl che con Silvio Berlusconi ha fatto di quest'opera uno dei propri cavalli di battaglia.
"Appare poco plausibile il corridoio 5 Helsinky-La Valletta senza un collegamento stradale da Napoli in poi. La proposta della Commissione Europea individua quali sezioni predefinite del corridoio la ferrovia Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo e via mare Palermo-Valletta. Non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale", ha detto Ciucci intervenendo a Cagliari al congresso nazionale della Fit-Cisl sul tema delle reti TEN-T.

"Il progetto - ha aggiunto l'amministratore unico di Anas - consiste di un ponte misto e lungo - su una distanza di 3.3 km tra i due piloni principali - sullo Stretto di Messina che collegherà l'isola più popolata del Mediterraneo (5 milioni di abitanti) al resto dell'Europa. Questo collegamento rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l'Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund". "Il nuovo status di opera non prioritaria potrebbe, tuttavia, rendere più difficile l'accesso agli strumenti finanziari che la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) mette a disposizione nonché, in generale, ai mercati finanziari, tenuto conto dell'attuale situazione di tensione e volatilità degli stessi. Peraltro, va evidenziato che nella medesima proposta della Commissione Ue il Fehmarn Belt, un progetto assimilabile per certi aspetti al Ponte sullo Stretto di Messina, è stato confermato quale progetto prioritario nell'ambito del suddetto nuovo Corridoio multimodale 5 Helsinki-La Valletta. Il Fehmarn Belt - precisa Ciucci -, che dovrebbe collegare la Danimarca alla Germania, è attualmente in fase di progettazione preliminare e nel 2011 ha beneficiato di contributi europei a fondo perduto per un ammontare pari al 42% dei costi sostenuti nello stesso anno".

Le parole di Ciucci fanno però insorgere il leader di Sel Nichi Vendola, che chiede a Letta di pronunciarsi sulla questione: "Pensavamo  che fosse chiaro a tutti che il progetto era insostenibile e irrealizzabile. Pensavamo e pensiamo che il Ponte sullo Stretto sia un'opera strategica, per le mafie: più che ad unire due coste, serve ad unire due cosche".
Anche il nuovo presidente della Commissione trasporti alla Camera Michele Meta sottolinea che il progetto "è stato superato nei fatti dalla mancanza di risorse e dalla necessità di concentrare gli sforzi per garantire la continuità territoriale del Mezzogiorno con il resto del Paese". "Prima di pensare ad opere faraoniche e difficili da realizzare in questo momento storico - sostiene Meta -, bisognerebbe sforzarsi di riequilibrare i trasporti, in particolare delle merci, in favore del ferro liberando la rete autostradale e contribuendo in questo modo a diminuire le emissioni inquinanti".
A favore dell'opera, invece, il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti che evidenzia "l'importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il Paese e non solo di una determinata zona".

Intanto, con un decreto firmato dall'ex presidente del consiglio Mario Monti è stata avviata la liquidazione, con la nomina del commissario liquidatore, della società Stretto di Messina.
Il provvedimento era atteso in base alle decisioni prese dal precedente Governo, che il 2 novembre scorso ha chiesto alla concessionaria Stretto di Messina e al contraente generale Eurolink di firmare un atto aggiuntivo entro il 1 marzo: scadenza che non è stata rispettata, con conseguente decadimento del contratto siglato nel 2006.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

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09 maggio 2013
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