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Per estinguere i debiti, la Regione Siciliana...

L'extrema ratio secondo Rosario Crocetta: un mutuo da 1 mld da pagare con l'aumento di Irpef e Irap

18 marzo 2014

Sul bilancio della Regione Siciliana gravano pesanti debiti e l?extrema ratio, secondo il governatore Rosario Crocetta, è quella di accendere un mutuo di un miliardo di euro, restituibile in 30 anni al tasso agevolato del 4,3 % di interesse annuo.
I debiti della Regione a fine 2012 avevano sollecitato l?interesse della Corte dei Conti: già un anno e mezzo fa per i magistrati contabili la Sicilia era sull?orlo del default. Parola utilizzata ancora nei giorni scorsi dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante (LEGGI), ma che Crocetta non vuole sentire neanche nominare.

Ed è per questo che la commissione Bilancio ha approvato un provvedimento - il disegno di legge sui pagamenti - per ottenere dalla Cassa depositi e prestiti 953 milioni di euro. Una misura pesante che, ancor prima di essere discussa in Assemblea Regionale, ha scatenato le proteste dell?opposizione.
Il punto fondamentale del provvedimento è rappresentato dalle coperture individuate dall?assessorato al Bilancio per ripagare il mutuo: trenta rate annuali da 57 milioni di euro, che nonostante il tasso agevolato, alla fine peseranno sulle casse siciliane per un miliardo e novecento milioni, ovvero quasi il doppio di quanto ricevuto. Rate che saranno finanziate da un aumento dell?addizionale Irap e dell?addizionale Irpef, già portati al massimo storico dalla manovra varata dal governo di Raffaele Lombardo per ripianare il maxi buco della sanità lasciato in eredità da Totò Cuffaro.

Il provvedimento non piace soltanto all?opposizione, contro la "trovata" di Crocetta, infatti, c?è anche l?associazione degli industriali che dice no al congelamento per trent'anni delle addizionali Irpef e Irap per garantire il mutuo per pagare i debiti accumulati dalla pubblica amministrazione nell'isola con le imprese. Ancora una volta è il presidente Antonello Montante a mettere in guardia il governo, ma anche a stigmatizzare le posizioni di alcuni politici che tentennano sull'opportunità di approvare il ddl.
"Siamo al delirio - ha detto Montante - È pazzesco pensare che pagare i debiti sia una manovra straordinaria. I debiti si pagano e basta, non esiste discussione. La pubblica amministrazione è inadempiente ed è perseguibile dai creditori; ed è altrettanto stucchevole la considerazione di qualche politico che fa differenza tra debito nei confronti di imprese siciliane, italiane o internazionali. È pazzesco".
Ma Montante va oltre. Se il debito di 1 miliardo (600 mln a carico del sistema sanitario) va pagato, sulle garanzie Confindustria batte il pugno. "La Regione deve trovare i soldi in un altro modo - ha sottolineato Montante - per evitare di scaricare il mutuo sui cittadini e sulle imprese. Congelare per trent'anni le addizionali Irpef e Irap significa ipotecare una generazione e spaventare gli investitori".

E indica un'alternativa: "Si punti a una seria spending review, è da lì che bisogna prendere le coperture". "Ci sono milioni di euro che si possono risparmiare - attacca Montante - Renzi annuncia tagli agli stipendi dei manager pubblici? Bene, in Sicilia la Regione però continua a pagare persino amministratori di società pubbliche in liquidazione per non fare nulla". "Questa non è demagogia - incalza il leader degli industriali - Stiamo parlando di numeri grossi. La Regione agisca come farebbero imprese e famiglie quando hanno un debito". Quindi l'affondo finale: "Che qualcuno cominci a indagare per scoprire perché e come si sono spesi i soldi pubblici già previsti e destinati a pagare i fornitori".

Insomma, Confindustria questa volta si trova lontano dalle posizioni del presidente della ragione e si ritrova accanto a quelle del Movimento 5 Stelle, criticissimo sul?aumento di Irpef e Irap e che vorrebbe invece recuperare denaro per coprire le rate del mutuo tagliando stipendi e pensioni d?oro. "Crocetta è Mister Miliardo - ironizza Giancarlo Cancelleri - Abilissimo nel confondere la realtà e farla pagare sempre ai cittadini, stavolta sta tentando il colpo gobbo dell?anno. Accende un mutuo da un miliardo di euro per saldare i debiti alle imprese e lo fa pagare per 30 anni alle stesse imprese e ai cittadini portando al massimo le addizionali regionali Irap e Irpef. Se non abbassiamo le tasse alle imprese tramite la riduzione dell?Irap e non facciamo rimanere qualche soldo in più negli stipendi e nelle pensioni dei cittadini con il taglio dell?Irpef lo sviluppo economico sarà solo una parola priva di significato, svuotata. Noi abbiamo fatto una proposta alternativa, abbassare Irap e Irpef e tagliare invece stipendi d?oro e pensioni d?oro della pubblica amministrazione. Conti alla mano recuperiamo 45 milioni di euro l?anno, la cifra giusta per coprire la rata del mutuo".

Visto il bailamme creato, Crocetta ha presentato la sua linea di difesa elencando le sue ragioni. "In merito al ddl pagamenti - ha scritto in una nota - voglio sottolineare che quei pagamenti dovevano essere effettuati negli anni precedenti, ci siamo ritrovati i debiti e non solo, ma anche in relazione ai buchi di bilancio quei soldi sono stati spesi per pagare altri debiti. Durante il nostro mandato abbiamo coperto i di buchi bilancio riportando equilibrio nei conti e cominciato a ricostituire quel fondo di garanzia che era stato cancellato per effetto degli squilibri di bilancio precedenti".
Crocetta aggiunge: "Siamo disponibili in una pubblica conferenza a mostrare la grande azione di spending review che abbiamo fatto mostrando il confronto con gli anni passati. Risulta chiara l?azione di riduzione della spesa, così come l?impugnativa del commissario dello Stato mostra che non è possibile tecnicamente puntare a ulteriori riduzioni di entrate a meno che non ci sia una modifica di legge nazionale. Siamo riusciti a dare copertura finanziaria senza incrementare la tassazione contrariamente a quanto fatto altrove da altri, grazie ai grandi risparmi in sanità".

Il governatore conclude così la sua nota: "E' nostro intendimento, in ogni caso, grazie alla politica di riduzione della spesa  incrementare il risparmio sia quest?anno che nei prossimi anni. Siamo perfettamente convinti di potere arrivare alla riduzione delle addizionali Irap ed Irpef e a tal proposito abbiamo chiesto al Ministero di inserire all'odg della commissione paritetica, la possibilità di incardinare una legge regionale specifica che preveda dal 2018 l?utilizzo di parte del  risparmio anche per la riduzione delle imposte. Solo che questo, che fa già parte programma di governo, potrà essere fatto a conclusione del tavolo con il Mef. Oggi la questione in atto è diversa, senza ddl pagamenti rischiamo di non potere pagare le imprese siciliane poichè la mancata riscossione di quelle nuove entrate, potrebbe bloccare l?economia siciliana e le casse della Regione".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Il Fatto Quotidiano (articolo di Giuseppe Pipitone), Ufficio Stampa del Presidente della Regione Siciliana]

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18 marzo 2014
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